Cos’è la pansessualità?
Articolo di Hannah Burt* pubblicato sul sito My Kid is Gay (Stati Uniti), liberamente tradotto da Stefania Solivardi
Definizione di “pansessualità”. La pansessualità può essere definita come un’attrazione romantica e/o sessuale che prescinde dall’identità di genere o dall’orientamento sessuale. In poche parole, le persone pansessuali possono essere attratte da chiunque: uomini e donne (cisgender e transgender), persone non-binarie, persone agender, bigender, genderqueer e chiunque altro si trovi al di fuori del binarismo di genere.
Alla crescente popolarità di questo termine è stata data una spinta da celebrità come Janelle Monae e Miley Cyrus, che hanno fatto coming out come pansessuali. La pansessualità può assumere significati diversi per ciascuno, e questo è ciò che rende così fantastica questa parola, ma è anche ciò che rende così difficile darne una definizione che vada bene a tutti. Faremo del nostro meglio per darvi una panoramica generale sulla pansessualità, ma ricordatevi che va anche bene chiedere rispettosamente alle singole persone cosa rappresenta per loro questo termine!
Spiegazione
Iniziamo subito. Il prefisso “pan-” proviene dal greco antico e significa “tutti” o “ogni”. La pansessualità, però, come molti altri termini, ha in realtà molte più sfaccettature. Per alcune persone pansessuali, la pansessualità si riferisce a un’attrazione non direttamente fisica per la quale il genere non è una discriminante (“gender blind”, cieco di fronte al genere, e “hearts not parts”, cuori non parti, sono frasi molto comuni). Per altre, l’identità di genere è una discriminante per la loro attrazione, ma non ci sono identità che vengono escluse dalla lista.
Ovviamente, essere pansessuali non vuol dire essere attratti da tutte le persone che ti trovi davanti o da tutte le identità allo stesso modo.
Se uno dei vostri figli si identifica come pansessuale, è comprensibile voler capire ESATTAMENTE cosa voglia dire, e cosa aspettarsi dal futuro. Non lasciatevi scoraggiare dalla natura nebulosa della pansessualità. Provate, invece, a chiedere a vostro figlio (con rispetto, ovviamente!) cosa sia per lui la pansessualità. Ascoltare una spiegazione con parole sue è il modo migliore per capire la sua identità, ma ancora più importante è rispettare i suoi spazi, credere a ciò che dice e supportarlo sempre e comunque!
La cosa principale da ricordare è che “pansessualità” è un termine ampio e flessibile, che può essere utilizzato da molte persone, ognuna con le sue sfumature di attrazione. Questo è, in parte, ciò che rende il termine così bello! La base di ogni identità queer è voler distruggere ogni aspettativa sul genere e sull’orientamento sessuale, coniare i propri termini per descriversi, trovare una comunità e ridefinire la nostra esperienza in quanto esseri umani. Poter rendere proprio un termine è una grande, meravigliosa parte di tutto ciò.
Miti da sfatare
Dato che “pansessualità” non è ancora un termine universalmente conosciuto, si porta dietro molti miti e idee sbagliate. Sfatiamo i più comuni.
La pansessualità è un’identità in voga al momento
Il fatto che il termine “pansessualità” sia più nuovo rispetto ad altri termini relativi alla comunità LGBTQIA non lo rende meno autentico. La concezione moderna del termine è nata almeno negli anni ’60, e ha guadagnato popolarità negli anni ’90 in seguito al crescente attivismo e consapevolezza delle identità non binarie e gender queer. Da allora, la concezione che la società ha di orientamento sessuale e di genere è diventata sempre più fluida, e il termine pansessualità è diventato sempre più popolare, specialmente tra i giovani.
Il linguaggio non è un’entità statica, è destinato a cambiare e a evolversi per rappresentare sempre meglio l’esperienza umana. Il termine pansessualità è nato seguendo l’evoluzione del linguaggio che utilizziamo per esprimere il nostro essere queer, e non dovrebbe essere relegato a semplice moda, ma piuttosto accolto in quanto termine che potrebbe migliorare la consapevolezza e l’accettazione di identità ed esperienze di svariato tipo.
La pansessualità è più inclusiva della bisessualità, perché include l’attrazione verso le persone non binarie
Visto che il prefisso “bi-” significa “due”, spesso si pensa che la bisessualità riguardi l’attrazione per le donne e per gli uomini. Per alcuni è effettivamente così, ma non è la definizione più comune: la maggior parte delle persone bisessuali la descrivono come “attrazione verso due o più generi” o come “attrazione per il proprio genere e per generi diversi dal proprio”. Né la bisessualità né la pansessualità escludono intrinsecamente le persone non binarie.
Pansessualità e bisessualità sono la stessa cosa
Ora che abbiamo stabilito che la bisessualità può includere identità al di fuori del binarismo di genere, qual è la differenza tra una e l’altra? In parole povere, la pansessualità e la bisessualità sono diverse ma correlate. Entrambe le identità rientrano nella definizione di “non-monosessualità”, ovvero includono l’attrazione per più di un’identità di genere.
Nella pratica possono sembrare molto simili, se non uguali, ma non sono la stessa cosa, nonostante alcune persone s’identifichino orgogliosamente con entrambi i termini. Appartengono a storie e comunità diverse, e ognuno ha le proprie ragioni per utilizzare un linguaggio o un altro per identificarsi.
L’importante è rispettare i termini che una persona sceglie!
Già che ci siamo, però, dato che molti miti da sfatare che si applicano alla bisessualità si applicano anche alla pansessualità, facciamo chiarezza: no, non siamo confusi e no, non è solo una fase.
La pansessualità è troppo complicata
Se quello di pansessualità è un concetto nuovo per te, potrebbe risultarti difficile restare al passo con tutte le sfumature del termine. Non disperare! L’importante è ricordare di rispettare le identità altrui, a prescindere dal tuo livello di comprensione di esse. Per quanta curiosità tu possa avere, specialmente se si tratta di tuo figlio, ricorda che l’orientamento sessuale è una cosa personale: ogni persona ha il diritto di decidere se spiegartela nel dettaglio, vagamente, o non spiegartela proprio. Se hai un figlio che sta ancora cercando di comprendere il proprio orientamento sessuale a pieno, va bene! Come genitore, è compito tuo ascoltare e accettare tuo figlio durante tutta la durata del suo percorso.
* Hannah Burt è stagista nel reparto social media di My Kid is Gay, oltre ad essere un* meccanic* di moto queer a Boston, in Massachussetts. Se non sta guidando la sua moto, sicuramente starà facendo l’uncinetto, ascoltando podcast o distruggendo il binarismo di genere. Seguitel* online @hannahranga
Testo originale: Defining: Pansexuality