Cos’è la transfobia? Parliamone
Articolo di Alaina Monts* pubblicato sul sito My Kid is Gay (Stati Uniti), liberamente tradotto da Stefania Solivardi
Definizione: La transfobia è l’odio per le persone transgender, tipicamente accompagnato dalla convinzione che non si meritino né rispetto, né diritti. La scelta di emarginare una persona perché transgender è una forma di violenza transfobica.
Spiegazione
La radice della parola transfobia, phobia, significa paura. Tuttavia, la transfobia ha poco a che vedere con la paura, e molto a che vedere con l’odio. Essere transfobici significa credere che ci sia qualcosa di intrinsecamente sbagliato nell’essere transgender, e che le persone trans valgano meno di quelle cisgender.
La transfobia si basa sulla convinzione che il genere di una persona debba per forza coincidere con il sesso che le è stato assegnato alla nascita. Viene completamente ignorato il modo in cui genere e sesso vengano impostati e performati ogni giorno, e viene insinuato che siano qualità statiche e predeterminate.
Una delle tipologie prevalenti di transfobia nella cultura occidentale è la transmisoginia: l’odio e il disgusto specificatamente indirizzato alle donne trans. La transmisoginia è, probabilmente, anche una delle tipologie più pericolose di transfobia, nonché una delle ragioni per cui le donne trans vivono sovente in povertà, spesso sono senza tetto e statisticamente hanno un’aspettativa di vita più corta, oltre ad avere costantemente paura di subire violenza e di essere uccise, molto più delle persone cis e degli uomini trans.
La transfobia è violenta, e spesso quella violenza è manifesta e facile da individuare. Ad esempio, più di venti persone trans sono state uccise nel 2017, tutte per il solo fatto di essere transgender. Le rivolte di Stonewall, da molti considerate l’evento che ha dato il via ai movimenti per i diritti civili delle persone LGBTQIA, sono iniziate proprio perché delle donne transgender di colore hanno reagito alla violenza transfobica della polizia di New York.
La violenza fisica non è l’unica forma di transfobia. Utilizzare i pronomi sbagliati di proposito mentre si parla con qualcuno è un atto di transfobia. Le leggi che impediscono alle persone trans di usare il bagno corrispondente al loro genere sono atti di transfobia. A prescindere dalla violenza fisica, creare un ambiente dove le persone trans non si sentono sicure e protette è un atto di transfobia.
Non è sempre facile individuare la transfobia, perché purtroppo nella cultura occidentale è davvero preponderante. La transfobia va a braccetto con il sessismo cis, ovvero la supposizione che tutte le persone si identifichino col genere “che sembrano avere”.
Dando per scontato che una persona col seno sia una donna, e che una persona con il pomo di Adamo sia un uomo, vengono consolidati sia sessimo cis che transfobia. Questa forma di transfobia, assai comune, è molto più difficile da combattere, perché è endemica: pensate a quanti show televisivi utilizzano ancora gli uomini vestiti da donna per suscitare ilarità. Quando la cultura popolare propone cose del genere, sta portando avanti l’idea che le persone trans stiano fingendo o stiano giocando un ruolo, quando in realtà stanno semplicemente esternando la loro vera identità. Queste battute apparentemente innocenti portano all’emarginazione e alla morte di molte persone trans.
La transfobia si combatte facendo sentire accolte le persone. Nessuno dovrebbe supporre il genere di qualcuno, né tanto meno fare battute sui suoi vestiti o sul suono della sua voce. Bisogna spronare i legislatori ad approvare leggi che proteggano le persone più vulnerabili, invece di metterle ulteriormente in pericolo. Per citare il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale, “se vedi qualcosa, di’ qualcosa”. Non farla passare liscia ad amici e parenti che si mostrano transfobici con nonchalance, allèati ai/alle tuoi/tue amici/amiche trans correggendo le persone cis che dicono cose sbagliate.
Miti da sfatare
La transfobia è razionale
No, non lo è. A meno che non abbiamo un rapporto intimo con una persona, non c’è nessuna ragione logica per cui dovremmo inquisire sull’aspetto dei suoi genitali o dei suoi organi riproduttivi. La transfobia è davvero molto impicciona: è il desiderio di sapere che aspetto hanno “i gioielli” di qualcuno, con lo scopo di determinare qualcosa che viene considerato essenziale. I genitali non ci dicono nulla di essenziale sulle persone, quindi voler sapere come sono fatti quelli di una persona, prima di decidere se rispettarla e trattarla come un essere umano, è irrazionale.
La transfobia protegge le persone
In parte, la transfobia viene razionalizzata dicendo che protegge le persone. Questo, di per sé, è falso: un mito dilagante in voga al momento è che la transfobia, nello specifico le leggi transfobiche, proteggono le persone (cisgender) dalle molestie sessuali. Peccato che, statisticamente, queste leggi non faccianno altro che mettere in ulteriore pericolo le persone trans.
Non esistono prove del fatto che obbligare le persone trans ad ammettere di esserlo possa proteggere qualcuno; esistono invece prove del fatto che l’obbligo di ammissione mette in pericolo le persone trans. Una ricerca veloce delle ultime notizie vi dimostrerà che la maggior parte delle volte in cui una persona cis aggredisce una persona trans, lo fa proprio in seguito alla scoperta dell’identità di genere di quest’ultima, a volte anche in casi di coming out volontario. Le persone che pensano che la transfobia le protegga si stanno prendendo in giro da sole.
Le persone LGB non possono essere transfobiche
Il fatto che si parli così poco dei generi non-binari è già di per sé una forma di transfobia. La continua obliterazione di coloro che non s’identificano con un genere binario (ovvero come uomini o come donne) è un atto di violenza transfobica. Mentre le donne e gli uomini trans subiscono spesso violenze perché il loro genere appare “sbagliato” agli occhi di molti, le persone trans non-binarie subiscono violenza perché “il loro genere è indecifrabile”.
Poter dividere i corpi in due categorie, uomini e donne, sta alla base dell’organizzazione che la nostra società ha adottato. Quando qualcuno non rientra in nessuna delle due categorie diventa irriconoscibile, pericoloso e incline alla violenza.
* Alaina ha poco più di vent’anni e sta conseguendo un dottorato di ricerca in Performance as Public Practice. Ha tre gatti, adora la National Public Radio e i musical, e passa molto tempo su Pinterest a sbavare sui monolocali. Un giorno diventerà la First Lady degli Stati Uniti.
Testo originale: Defining: Transphobia
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