Costruire un ponte con la comunità LGBT. Le reazioni in Vaticano al libro di padre Martin
Articolo di David Gibson* pubblicato sul sito del Religion News Service (Stati Uniti) il 7 aprile 2017, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
L’uomo di punta del Vaticano per quanto riguarda le questioni famigliari ed un cardinale statunitense vicino a papa Francesco hanno recensito il nuovo libro di padre James Martin, autore gesuita molto letto, che invita la Chiesa Cattolica ad essere più rispettosa e compassionevole nei confronti degli omosessuali. I due recensori hanno definito il libro “coraggioso, profetico e ispiratore”, “un libro di cui c’era gran bisogno”. Tali giudizi positivi, provenienti da alti prelati, sono straordinari e mostrano ancora una volta come papa Francesco sta dando un nuovo orientamento pastorale alla Chiesa.
Building a Bridge: How the Catholic Church and the LGBT Community Can Enter into a Relationship of Respect, Compassion, and Sensitivity (Costruire un ponte: in che modo la Chiesa Cattolica e la comunità LGBT possono mostrare maggiore rispetto, compassione e sensibilità), scritto dal collaboratore del settimanale [gesuita] America, non auspica cambiamenti dottrinali, né tocca temi come il matrimonio omosessuale, né lo fanno i prelati che hanno commentato il libro, in uscita presso HarperOne il 13 giugno, ma il semplice utilizzo del termine “LGBT” è fortemente controverso per molti cattolici, i quali vorrebbero che tali persone siano definite “omosessuali” o “attratte dallo stesso sesso” e non con termini che suonano come un’approvazione del loro orientamento.
Il cardinale Kevin Farrell, già vescovo di Dallas, recentemente nominato da Francesco a capo del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, ha elogiato il libro padre Martin: “Un libro atteso, di cui c’era gran bisogno, che aiuterà vescovi, sacerdoti, assistenti alla pastorale e leader cattolici in generale ad essere più compassionevoli nel loro ministero verso la comunità LGBT e aiuterà i cattolici e le cattoliche LGBT a sentirsi più a casa in quella che, dopo tutto, è la loro Chiesa”. “In troppi luoghi della nostra Chiesa le persone LGBT sono state fatte sentire non volute, escluse, perfino coperte di vergogna. Il nuovo libro di padre Martin, coraggioso, profetico e ispiratore è un passo molto importante verso una maggiore compassione da parte dei leader cattolici e ricorda ai cattolici LGBT che fanno parte della nostra Chiesa come qualsiasi altro cattolico” aggiunge il cardinale Joseph Tobin, che Francesco in persona ha voluto a capo della diocesi di Newark nel New Jersey. “Il Vangelo richiede che i cattolici e le cattoliche LGBT siano genuinamente amati e costituiscano una risorsa nella vita della Chiesa, ma non è così. [In questo libro] troviamo il linguaggio, il pensiero e l’urgenza di trasformare la cultura dell’alienazione nella cultura dell’inclusione misericordiosa” scrive il vescovo di San Diego Robert McElroy, anch’egli stella nascente dell’episcopato statunitense.
Lo stesso Pontefice ha innescato polemiche quando ha utilizzato il termine “gay” nel dire che la Chiesa Cattolica, tra le varie categorie di persone che ha “offeso”, dovrebbe chiedere scusa alle persone LGBT. Queste parole del Papa erano in risposta al massacro di Orlando (49 morti) e anche il libro di James Martin è frutto di quella tragedia. Padre Martin, i cui libri su Gesù e la spiritualità cattolica sono diventati bestseller, è spesso intervenuto sul ruolo di gay e lesbiche nella Chiesa e sull’esigenza che quest’ultima si impegni maggiormente per accoglierli. Colpito dalla relativa mancanza di compassione da parte dei vescovi statunitensi di fronte alla tragedia di Orlando, per non parlare di altri episodi con protagoniste le persone LGBT, ha dato voce alle sue preoccupazioni con un bel video diffusosi a macchia d’olio su Facebook. Il video ha sollevato anche critiche rabbiose e l‘ha spinto a scrivere un libro su come colmare l’abisso tra le persone LGBT e la gerarchia cattolica. Ha delineato il suo pensiero in una conferenza lo scorso ottobre (che sarebbe poi divenuta la base del suo libro) a una cerimonia di premiazione da parte di New Ways Ministry, un gruppo di attivisti LGBT cattolici che in passato è stato condannato da alcuni vescovi in quanto non sarebbe autorizzato a presentarsi come organizzazione cattolica.
Cofondatrice di New Ways Ministry è suor Jeannine Gramick, il cui pensiero è considerato talmente al di fuori dei confini del magistero cattolico che è stata diffidata, sia dal Vaticano che dal suo ordine, di parlare di omosessualità; si è poi aggregata a un altro ordine e ha continuato il suo ministero tra le persone LGBT, anche con conferenze e articoli. Anche suor Gramick ha recensito il libro di padre Martin: “Padre Martin ci dimostra come il rosario e la bandiera arcobaleno possano convivere pacificamente. Un testo fondamentale”. Che suor Gramick si associ al pensiero di eminenti rappresentanti della gerarchia nel lodare il libro è segno del cambiamento portato da Francesco.
“Sono felice che il cardinale Farrell e il cardinale Tobin trovino utile il libro. È di stimolo sapere che molti rappresentanti della gerarchia oggi sostengano un atteggiamento più compassionevole verso i cattolici e le cattoliche LGBT” ha scritto James Martin a Religion News Service. Nella sua conferenza, come anche nel libro, padre Martin invita la gerarchia e tutti i cattolici a trattare i gay e le lesbiche con maggiore rispetto e sensibilità; dice poi che i leader della Chiesa dovrebbero chiamare le persone LGBT con i termini da loro scelti ed ha auspicato la fine dei licenziamenti indiscriminati dei dipendenti di istituti cattolici omosessuali che rendono pubblico il loro orientamento sessuale, in quanto sono licenziamenti che colpiscono in modo selettivo le persone LGBT.
Ma poi ha invitato gay e lesbiche a mostrare maggiore considerazione e rispetto nei confronti della gerarchia, in quanto ambedue le parti devono ascoltarsi e imparare l’una dall’altra. “Questo può non essere gradito a chi si sente cacciato e umiliato dalla Chiesa. […] Di recente un amico gay mi ha detto che queste prese in giro non sono frutto dell’odio ma del sentirsi traditi. Ma avere rispetto di chi non la pensa come noi è essenziale per il cammino cristiano e ha molto a che fare con il perdono, un’essenziale virtù cristiana” scrive padre Martin nel suo libro, che comprende anche passi biblici e meditazioni per i cattolici e le cattoliche LGBT e le loro famiglie.
* David Gibson è reporter di Religion News Service per gli Stati Uniti e ha vinto vari premi come giornalista, scrittore e cineasta. Ha scritto numerosi libri su tematiche cattoliche.
Testo originale: Top Vatican and US church officials back new gay-friendly book