Country Love. Un film africano che vuol raccontare le vite delle persone queer effeminate
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Articolo di Samuel Banjoko pubblicato sul sito Minority Africa (Nigeria) il 20 febbraio 2022, liberamente tradotto da Silvia Lanzi
Mentre cercava la location per il suo primo film nella Nigeria orientale, Wapah Ezeigwe decise di non svelare che avrebbero girato un film queer: “Sostanzialmente andavo in giro mentendo su quello che volevo fare. Non mi sentivo in colpa, perché sentivo di fare una cosa giusta”.
Ezeigwe è un uomo queer effeminato e non binario nigeriano, frustrato dal modo in cui sono ritratti i personaggi effeminati nei film, sia in Nigeria che fuori; secondo lui, la maggior parte dei film che vede, e in cui ci sono personaggi effeminati, indugiano su stereotipi omofobici, e anche la rappresentazione delle persone queer è dominata da figure “queer mascoline”.
“L’identità queer è molto varia” dice il ventiseienne Ezeigwe, “È piuttosto offensivo cercare di semplificare queste identità e rappresentare l’identità queer come qualcosa di mascolino”.
Non sorprende quindi che Ezeigwe, che attualmente è uno dei venti “cineasti creativi” scelti in tutta l’Africa occidentale per prendere parte al Multichoice Talent Factory, quando ha deciso di debuttare alla regia abbia scelto di fare un film che avesse come protagonista principale un uomo queer effeminato: “Sentivo che non dovevamo essere maltrattati perché effeminati, e che è molto importante che le persone capiscano la nostra identità”.
Il cortometraggio Country Love è una storia di accettazione e fratellanza, che mostra come la sessualità, la memoria e l’amore sperimentato da piccoli plasmino le esperienze delle persone queer in Nigeria: “La nostra casa, i membri della nostra famiglia, il sentimento amoroso; ho voluto esplorare tutto questo, e quello che ha a che fare con gli individui queer” dice Ezeigwe che, oltre ad esserne il regista, ha anche scritto il film.
L’idea per Country Love è venuta a Ezeigwe dal titolo della poesia Stay (Rimani), che ha trovato leggendo The Muse, una pubblicazione letteraria dell’Università della Nigeria di Nsukka: “Il titolo mi ha dato questa malinconica idea di qualcuno che non sta bene con se stesso e vuole andarsene, ma è consapevole che il farlo gli causerebbe un profondo senso di tristezza. Volevo raccontare la storia di qualcuno che si dibatte tra lo stare e l’andarsene” racconta Ezeigwe a Minority Africa.
Country Love si sofferma sulla relazione tra due fratelli, Kambili e Nneka. Affronta il significato del concetto di “casa” per le persone queer, per molte delle quali è un luogo in cui c’è uno scontro di interessi nonostante l’amore che vi regna.
Il personaggio principale, Kambili, torna a casa dopo quindici anni, molto più a suo agio e sicuro di sé, ma la sua identità queer e il rifiuto della sorella di accettarlo (la ragione per cui se n’è andato di casa) rende teso il loro rapporto: “Desiderava il ritorno del fratello, ma con il passare del tempo sono tornati al punto di partenza, perché ora lui è più in sintonia con chi sa di essere, e lei non riesce a capirlo e ad accettarlo” dice Uzoamaka Onuoha, che nel film interpreta Nneka: “Però ama suo fratello, e non può amare questo aspetto del fratello. Ma dal punto di vista di Kambili, è chiaro che ‘Non puoi accettarmi e accettare solo la parte che ti è congeniale’”.
Una parte consistente del disaccordo di Nneka con suo fratello è il fatto che esprima apertamente la sua parte femminile. Concentrarsi su questo, e descrivere Kambili come un personaggio impenitente, vivace e sicuro di sé, era importante per Ezeigwe, per vari motivi: “Ho voluto tratteggiare i [personaggi] effeminati in un determinato modo. Molti si aspettano che le persone effeminate siano deboli. Credo che mostrare la nostra identità da un’angolazione di ‘potere’ sia molto importante”.
E perché la rappresentazione degli uomini effeminati è cruciale? Perché essi spesso finiscono con l’essere in prima linea nel movimento queer, dice Ezeigwe: “Consciamente o inconsciamente. Quando sei effeminato, e ti mostri al mondo… anche se non ti identifichi come queer, la gente penserà sempre che tu lo sia”.
È una posizione che anche l’attore Kelechi Michaels, che interpreta Kambili, ha compreso grazie al film: “Lavorare al film mi ha portato a rispettare di più gli uomini effeminati, perché non è facile vivere in un modo per cui tutti ti guardano strano” racconta a Minority Africa.
Michaels, ventiquattro anni, non è effeminato, e questa è stata una specie di remora che Ezeigwe aveva quando gli ha inviato il nastro della sua audizione: “[Diceva] una cosa del tipo ‘Oh, mi servi il più femminile possibile’ e io, ‘Sì certamente’”.
Sebbene abbia lavorato in diversi progetti dell’industria cinematografica nigeriana, Michaels ammette che Country Love è stato diverso da ogni altro progetto, e ha richiesto molto di più da lui come attore: “Sul set, dopo la fine di una ripresa, a volte mi trovavo molto debole, perché certe scene erano veramente impegnative. È stato molto faticoso, ma mi ha fatto crescere come attore”.
Il film è stato girato nello stato di Enugu, nella Nigeria orientale, dove Michaels dice di aver avuto un’idea di com’è la vita degli uomini effeminati nel Paese: “C’erano alcune volte in cui, quando [iniziavamo] a girare, gli abitanti del villaggio si raggruppavano intorno a noi. Sentivo sempre chiacchiere e sguardi da parte loro, come se vedere un uomo agire come una donna fosse davvero strano per loro”.
Sebbene la Nigeria sia un paese profondamente omofobo, in cui è stata emanata una legge che proibisce il matrimonio tra persone dello stesso sesso, non ci sono leggi che proibiscano di fare film con personaggi omosessuali, ma i film a tematica queer normalmente non passano alla televisione nigeriana, in quanto vengono censurati da un’apposita commissione, che spesso anche li critica.
Questo non scoraggia registi come Ezeigwe, il quale crede che la visibilità sia importante e sia uno degli strumenti più potenti che si possano usare per la liberazione queer: “Siamo consapevoli di essere in lotta, non siamo liberi in questa parte del mondo, quindi se bisogna fare appello alle nostre forze mentali se vogliamo agire per la visibilità queer. Magari non vuoi fare politica con il tuo film, in fondo vuoi solo raccontare storie, ma poiché ti trovi in una società molto soffocante, sei sempre in un ambiente dove il modo in cui ti esprimi è visto come un atteggiamento politico che sfida gli stereotipi della società”.
Country Love è attualmente in fase di presentazione ai festival cinematografici, e dovrebbe essere distribuito nel corso dell’anno. Michaels, come gran parte del cast e della troupe, continua ad essere ottimista sull’impatto che il film avrà al momento della sua uscita: “Spero che ogni uomo effeminato che vedrà il film non si senta più invisibile”.
Testo originale: This Nigerian film wants to change perceptions of queer femme men