Creare dei Santuari. Guida alla preghiera con le persone LGBT+
Testo tratto dal libretto “Prayer and Reflections – Facilitators Guide” (Guida per imparare a facilitare l’inclusione nelle chiese delle persone LGBT+) realizzata dal progetto Creating Sanctuary* (Gran Bretagna), liberamente tradotto da Diana, parte seconda
All’interno del libretto “Prayer and Reflections – Facilitators Guide” ci sono dei momenti dedicati alla riflessione e alla preghiera (con le persone LGBT), di solito al termine di ogni sessione. La sessione 3 rappresenta un’eccezione, in quanto il tempo di risposta alla preghiera costituisce la parte centrale della sessione stessa. Tali tempi di preghiera mirano a creare calma, concentrando i pensieri del gruppo su alcune parole di Gesù provenienti dalla Croce.
. Sessione 1
Padre perdona loro, perché non sanno quello che fanno. (Luca 23:34)
. Sessione 2
In verità io ti dico che oggi tu sarai con me in paradiso. (Luca 23:43)
. Sessione 3
Ho sete. (Giovanni 19:28)
. Sessione 4
Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? (Matteo 27:46 e Marco 15:34)
. Sessione 5
Ho sete. (Giovanni 19:28)
. Sessione 6
È compiuto. (Giovanni 19:30) e Padre, nelle tue mani rimetto lo spirito mio. (Luca 23:46)
La sequenza è la stessa ogni volta:
1. Parole dalla Croce
2. Pausa di riflessione
3. Preghiera
Abbiamo creato delle preghiere che pensiamo possano essere utili in questo contesto; tuttavia non sono obbligatorie, e vi invitiamo ad utilizzare questo spazio come ritenete opportuno. Per stare entro il tempo della sessione, cercate di mantenere la preghiera di chiusura tra i cinque e i dieci minuti.
4. Canto di chiusura
Abbiamo anche fornito suggerimenti per canti che vi aiuteranno a concludere la riunione. Possono essere cantati in coro, letti ad alta voce oppure ascoltati, se c’è la possibilità.
Per iniziare il periodo di Preghiere intorno alla Croce il facilitatore può mettere delle candeline sul pavimento a forma di croce, accendendole per segnalare l’inizio del tempo della preghiera. In alternativa, si può invitare ogni partecipante ad accendere una candela e sistemarla sul pavimento formando una croce.
Sia che seguiate questi suggerimenti, o che scegliate un altro stile di preghiera, è bene seguire sempre lo stesso modello ogni volta. Cercate di mantenere il periodo di preghiera tra i cinque e i dieci minuti.
Se eseguite alcune sessioni insieme, magari potete selezionare le preghiere dall’una o l’altra sessione, oppure attingere da entrambe, mentre seguite lo schema usuale.
* Creating Sanctuary è un progetto inglese che ha beneficiato del sostegno di molte persone ed organizzazioni che s’impegnano a far si che le nostre chiese siano sempre dei luoghi sicuri per le persone LGBT+ piene dell’amore inclusivo di Dio.
Scrivono nel sito del progetto Creating Sanctuary: “Qualunque siano le nostre convinzioni teologiche, crediamo che le nostre chiese vogliano essere luoghi più sicuri – dei santuari se credete – per tutti. È particolarmente importante che le nostre chiese siano luoghi più sicuri per la cura e il benessere di coloro che hanno subito ferite, rifiuto o emarginazione. Quando a Gesù fu chiesto quale fosse il più grande comandamento, ne diede due: “Ama il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua mente e con tutte le tue forze”. Il secondo è questo: “Ama il prossimo tuo come te stesso. Non c’è comandamento più grande di questi”. (Marco 12:30-31).
Testo originale (PDF): Prayer and Reflections – Facilitators Guide
> Guida per imparare a facilitare l’inclusione nelle chiese delle persone LGBT+