Cristianesimo, omosessualità e omofobia
Riflessioni di Gustavo Vidal Manzanares tratte da Lupa Protestante (Spagna) del 2 febbraio 2010, liberamente tradotte da Valentina
Nel corso della mia vita ho incontrato diversi omofobi. E ho sempre potuto constatare che si trattava di omosessuali repressi che cercavano di nascondere le proprie inclinazioni ridicolizzando e insultando i gay.
In realtà, è allarmante il numero di sedicenti cristiani che giustificano e alimentano la propria omofobia richiamandosi alle Sacre Scritture. Questo è ridicolo, perché le condanne dell’omosessualità nella Bibbia sono scarse, vaghe e frammentarie.
Di fatto, si può affermare senza dubbio che essere cristiano e essere omofobo sono cose del tutto incompatibili.
Di conseguenza, suona come un insulto richiamarsi alla Parola di Dio per razionalizzare un odio che per di più, nel caso dell’omofobia, nasce da conflitti interni.
Certamente, non occorre essere molto svegli per capire che, dietro la facciata di religiosità degli “omofobi cristiani”, ribolle un’ostilità che si manifesta in scherzi, punzecchiature, ridicolizzazioni, calunnie…
Per questo, quanti non hanno niente da nascondere soffrono molto del fatto che la Parola di Dio sia usata dagli intolleranti come un baule da cui estrarre versetti, allegorie e sentenze che razionalizzino le loro fobie, i loro complessi o, semplicemente, la loro cattiveria.
L’omofobia, malattia sociale incompatibile con il cristianesimo
Come detto, l’omofobia nasce dall’odio e questo, per definizione, è incompatibile con il messaggio di Cristo.
D’altra parte, occorre affermare chiaramente che, se l’omosessualità non è una malattia, l’omofobia invece lo è.
E, cosa non meno importante, insisto sul fatto che si tratta di un peccato grave, ogni volta che, aggredendo l’altro, va contro l’essenza stessa del cristianesimo: l’amore.
Così, gli omofobi vanno creando e consolidando un quadro di riferimento per l’aggressione contro i gay e le lesbiche. Li inquadrano come esseri pericolosi, viziosi, ridicoli, anormali e malati.
A mio avviso, questa descrizione corrisponde perfettamente al profilo dell’omofobo medio.
Il quadro di riferimento aggressivo è il fondamento per azioni di violenza politica (cristallizzata nella disuguaglianza giuridica) o sociale, attraverso il pubblico scherno, le battute e le diffamazioni.
L’omofobia è una malattia psicosociale che si definisce come paura e odio irrazionale verso gli omosessuali. L’omofobia appartiene allo stesso gruppo di altre malattie sociali simili come il razzismo, la xenofobia o il machismo.
Questo gruppo di malattie è associato al fascismo e trova le sue basi nell’odio verso gli altri, che vengono considerati come entità diverse e pericolose, con valori peculiari e bizzarri, minacciosi per la società e, peggio ancora, contagiosi.
L’omofobia, come tutte le varianti del fascismo, prepara sempre le condizioni per lo sterminio. In realtà, l’omofobo aggredisce o desidera che altri aggrediscano gli omosessuali, emarginandoli.
“Nell’amore non c’è paura…”
Ovviamente l’omofobia, la cui materia prima è l’odio e la paura, si dimostra assolutamente incompatibile con Cristo. “Nell’amore non c’è paura, perché l’amore caccia via la paura”, insegnano le Scritture (1Gv 4,18).
Al contrario, gli omofobi ribollono d’odio e vogliono il male per gli omosessuali che, nella maggior parte dei casi, riflettono le loro stesse fobie, i loro stessi desideri segreti e disordini emozionali.
Come si può supporre, le posizioni di odio verso gli omosessuali vengono sostenute e fomentate dagli ambienti fondamentalisti “cristiani” (che di cristiano hanno solo il nome).
Ma in questi settori di integralismo “cristiano” si difende anche il capitalismo più brutale, lo sfruttamento, l’arricchimento sfrenato a spese dei più deboli e inermi…
Sì, l’integralismo cristiano difende da tempo il saccheggio dei cittadini onesti e miti da parte dei lupi della finanza e del capitale, al punto di voler sottrarre agli altri la Parola di Dio per poterla interpretare e manipolare secondo la propria convenienza.
Ma io, da parte mia, preferisco stare dalla parte dell’amore, anziché dell’odio per gli omosessuali. Forse perché Cristo ha predicato l’amore, forse perché non ho niente da nascondere… o forse per entrambi i motivi.
Testo originale: Cristianismo, homosexualidad y homofobia