Cristiani, confessate la vostra omofobia!
Riflessioni di Susan Cottrell* pubblicate sul suo blog Freed Hearts (Stati Uniti) il 17 novembre 2020, liberamente tradotte da Giulia Garofani
Avete sentito le notizie: il presidente di un’università cristiana ultraconservatrice ha dato le dimissioni a causa di un ardente ménage-à-trois con sua moglie e un altro uomo; poi c’è il legislatore texano cristiano che si è rifiutato di permettere a due donne, insieme da trent’anni, di sposarsi, mentre egli stesso era al quinto matrimonio. Potrei continuare; davvero, potrei continuare ancora e ancora e ancora. Perdonatemi, ma a volte mi scappa da ridere. Intendo, letteralmente da ridere.
Forse tutti abbiamo dei segreti, ma ci sono molte persone che credono alla trasparenza, all’autenticità e all’umiltà. Di certo non le persone di cui sopra.
La cecità di fronte alla propria ipocrisia è comune tra chi non accetta le persone LGBTQI.
Non sono qui per prendere in giro nessuno, davvero. Ma tutto questo è ridicolo. Il bue che chiama cornuto l’asino. Come direbbe mia figlia: gli manca qualche rotella.
Non voglio essere sarcastica: voglio solo far notare che questa è un’ulteriore prova del fatto che il modo di pensare religioso fondamentalista, sempre pronto a fustigare i comportamenti altrui, moralista, di sfida tra noi e loro, che non accetta l’altro, NON produce la vita.
Le regole non producono mai la vita.
Sono le relazioni a creare la vita.
Vi ricordo questo perché ogni giorno vedo persone che non riescono a concepire l’idea di lasciar perdere la loro lotta contro le persone LGBTQ, contro la completa uguaglianza LGBTQ, perché sono convintissime della loro posizione.
Lasciamo perdere gli scandali sessuali. Lasciamo stare il quinto matrimonio. E fatemi chiarire che questi fatti sono rilevanti solo perché queste persone si sono messe in una posizione da cui criticano i matrimoni felici di altre persone. Se si vive sotto una campana di vetro, beh, bisogna fare attenzione a scagliare la prima pietra.
È tempo di ammettere che queste persone scelgono chi è dentro e chi è fuori. È ora di smettere di far finta che tutto questo sia basato sulla vostra morale, o sulla vostra Bibbia, o sulle vostre convinzioni. Non è vero.
Non accettare i gay non c’entra con Dio, Gesù o la Bibbia, non c’entra neanche un po’. Non permettete a nessuno di dirvi il contrario.
Se non accettate il matrimonio omosessuale, non sposatevi con un gay. Se non siete in un matrimonio omosessuale, preoccupatevi del vostro matrimonio. Se avete un’avversione viscerale per tutto quello che riguarda il mondo LGBTQ, ammettetelo e basta.
Data la quantità di retorica che è stata iniettata nella nostra cultura dal pastore battista Jerry Falwell e dalla sua organizzazione politica Moral Majority negli anni ’70, e che continua oggi grazie a Falwell Jr, James Dobson, Pat Robertson, Franklin Graham ed altri, l’avversione per tutto ciò che sia legato la mondo LGBTQ non è un dato sorprendente. Quest’avversione era il fulcro della loro retorica.
Ammettete che non vi piace, che non sapete perché (no, non è colpa di quei versetti della Bibbia mal interpretati che vi hanno falsamente insegnato), e allora potremmo trovare una soluzione. Potete voi stessi iniziare a lavorare su quell’avversione, dopo aver ammesso che è presente in voi. Ammetterlo è il primo passo.
Ma è ora di smettere di far pagare la comunità LGBTQ, a volte con la loro stessa vita, per gli attacchi e l’avversione disumana della cultura moderna. Ci sono molte cose che dovremmo davvero odiare: la tratta degli esseri umani, la povertà e le condizioni dei senzatetto, l’ingiustizia sociale, il crescente bullismo.
Decidete di fare la differenza nelle cause davvero giuste. È ora di chiudere questo capitolo.
* Susan Cottrell è una voce molto importante tra i genitori credenti di figli e figlie LGBTQI, che di recente è comparsa spesso sul canale televisivo ABC. Tiene conferenze in tutto il mondo, è scrittrice e direttrice spirituale. Attraverso la sua organizzazione nonprofit (FreedHearts, CuoriLiberati) Susan si fa fortemente portavoce delle persone LGBTQI e delle loro famiglie con il cuore tenero che tutti conoscono, ed è piena di zelo nel contrastare i cristiani che rifiutano le persone LGBTQI; di fronte a loro, saggiamente, insiste sul fatto che è l’amore (per Dio e per il prossimo) il fondamento della fede. Ha frequentato per venticinque anni una Chiesa evangelica che non accoglie le persone LGBTQI, è fondatrice e presidente di FreedHearts, ha conseguito un master in teologia ed è stata vicepresidente del capitolo PFLAG (Parents and Friends of Lesbians And Gays, Genitori e amic* di lesbiche e gay) di Austin, nel Texas. I suoi libri “Mom, I’m Gay”—Loving Your LGBTQ Child and Strengthening Your Faith (Mamma, sono gay. Amare vostr* figli* LGBTQ rafforzando la vostra fede) e True Colors – Celebrating the Truth and Beauty of the Real You (Colori autentici. Celebrare la verità e la bellezza della tua vera identità) sono raccomandati da associazioni LGBT come Human Rights Campaign, PFLAG, The Gay Christian Network e molte altre. È sposata con suo marito Bob da trent’anni; la coppia ha cinque figli, due dei quali fanno parte della comunità LGBTQI, e vive ad Austin.
Testo originale: Christians, It’s Time to Admit the Truth and Let Go of Your Aversion to LGBTQ!