I cristiani omosessuali nella chiesa cattolica. Tra nascondimento e repressione
Articolo di A. Larrañeta del 2.2.2012 dal website “20 minutos” (Spagna) liberamente tradotto da Adriano.
Le associazioni che rivendicano i diritti delle persone LGTB (Lesbiche, Gay, Transessuali e Bisessuali) comprendono la necessità che esistano gruppi clandestini come “Betania a Colori”, il primo gruppo di religiosi spagnoli che rivendica il proprio orientamento omosessuale, proprio mentre continua la “persecuzione implacabile” della gerarchia della Chiesa, che impedisce loro di diventare “totalmente visibili”.
“E’ triste che nell’Europa del XXI secolo i religiosi e le religiose debbano nascondersi per questo motivo (essere omosessuali), sebbene sia comprensibile dagli atteggiamenti dei loro superiori“, dice Aurelio M. Lepe, responsabile di “Affari Religiosi” della Federazione delle associazioni LGTB.
Agustín López, presidente del Cogam, l’organizzazione omosessuale madrilena, dice che “bisogna comprendere che esistono persone credenti e sacerdoti, parroci e monache che desiderano vivere come sono, pur continuando ad impegnarsi per la propria Chiesa”, e chiede al Vescovado che freni la “persecuzione implacabile, l’emarginazione e la stigmatizzazione” dei religiosi omosessuali “affinchè non si nascondano”.
La Conferenza Episcopale non ha voluto prendere posizioni sulla fondazione di “Betania a Colori”. Neppure la Confer, il massimo organo delle congregazioni di suore e frati. Essi sostengono che non commentano “mai” le notizie che appaiono nei massmedia.
Il primo spagnolo che fece ‘coming out’ pubblicamente si chiama Armand de Fluviá. Ora ha più di 80 anni e nel 1978 comunicò in televisione la sua omosessualità. Interrogato sulla creazione di gruppi di suore e preti omosessuali che si riuniscono in segreto, 35 anni dopo il suo gesto dice che lui, “ateo”, non crede che si nasca etero o omosessuali.”Nasciamo sessuati e con la capacità di rispondere positivamente a qualsiasi stimolo erotico o sessuale”.
Il problema, la negazione della sessualità
Per questo Armand de Fluviá non comprende “questi signori e signore, che avendo emesso i voti pretendono di conciliare la propria vocazione religiosa con qualunque tipo di pratica sessuale. Se si considerano cattolici-apostolici-romani, sanno perfettamente che, sebbene la Chiesa non dica nulla in contrario, non hanno modo di poter giustificare una qualsiasi pratica sessuale.
La Chiesa cattolica è sessuofoba per natura e lo ha dimostrato a lungo durante i secoli, nonostante la gran quantità di papi, cardinali, arcivescovi, vescovi e sacerdoti e suore omosessuali che hanno infranto i propri precetti pubblicamente e scandalosamente”.
Da parte sua, Miguel Iceta, politico del PSC [Partito Socialista della Catalunya NdT] che fece “coming out” nel 1999 per chiarire la sua situazione, afferma che secondo il suo parere “è una cosa buona per queste persone”, riferendosi ai membri di “Betania a Colori”, ma bisogna anche approfondire la riflessione.
“Quello che mi preoccupa è la negazione della sessualità nel mondo come qualcosa di naturale. Non bisogna solamente considerare l’orientamento sessuale, che è già buono, ma anche mettere in questione il celibato, perchè altrimenti è come continuare ad allontanarci dalla realtà. Se Dio è amore e ci ha fatti come ci ha fatto, dovremmo rispettarci reciprocamente con naturalezza”.
Secondo il parere del teologo Juan José Tamayo, nella Chiesa cattolica “oggi è quasi tutto segreto, salvo la figura del papa e la sottomissione che viene imposta ai fedeli, che è ben visibile e denunciabile”. Tamayo vuole “denunciare i comportamenti omofobi della gerarchia cattolica, vaticana, nazionale e locale, per la clandestinità alla quale vengono sottomessi non pochi credenti cattolici, obbligati a reprimere i propri sentimenti e gli orientamenti sessuali. E’ l’argomento più contrario alla libertà avangelica e all’amore universale che c’è al centro del cristianesimo “.
Per Eduardo Mendicutti, autore di racconti come ‘L’angelo trascurato’, dove lo scrittore nativo di Cadice ricrea l’esperienza del primo amore tra due novizi, è bene che qualcuno spieghi alla società che l’omosessualità non ha niente a che vedere con la “pedofilia”, due termini che si usa appaiare “ingiustamente” quando i protagonisti appartengono al clero. Tuttavia, considera una “contraddizione” il fatto che alcuni omosessuali vogliano appartenere ad una organizzazione, la chiesa, che “calpesta gli omosessuali”: “Questo non significa che debbano rinunciare alle loro credenze” dice “ma mi risulta difficile credere che vogliano rimanere in un sistema che li discrimina”.
Titolo originale: “Es triste que en la Europa del s. XXI los religiosos gays tengan que seguir ocultándose”