Da Firenze un appello ai cristiani a vegliare per le vittime dell’omofobia
Come cristiani di fronte alle tante vittime della violenza dell’omofobia e all'assordante silenzio del mondo cosa è possibile fare? Non è possibile tacere di fronte a tanta violenza. Ecco perché venerdì 4 aprile 2008 saremo in Veglia per ricordare le vittime dell'omofobia e quanti che per ignoranza, stupidità e pregiudizio sono stati i loro carnefici. E tu che fai? Tacerai anche questa volta o veglierai con noi?
Nelle scorse settimane è stato lanciato un appello da Firenze affinchè Venerdì 4 aprile 2008 cristiani provenienti da diverse confessioni e cammini di fede (valdesi, cattolici, veterocattolici, metodisti, battisti, mormoni etc…) veglino insieme nel capoluogo toscano, nelle altre città italiane ed anche all’estero, con i gruppi di credenti omosessuali, per ricordare le vittime dell’omofobia e per lanciare un segno di speranza.
Perché di fronte alle tante vittime della violenza dell’omofobia e all'assordante silenzio del mondo, come cristiani provenienti da diverse confessioni e cammini di fede cosa è possibile fare? Non è possibile tacere di fronte a tanta violenza.
Ecco perché venerdì 4 aprile 2008, alle 21 saremo in Veglia per ricordare le vittime dell'omofobia e quanti per ignoranza, stupidità e pregiudizio sono stati loro carnefici, come già avvenuto lo scorso anno, il 28 giugno 2007, in quattordici città italiane.
Le veglie saranno un momento di preghiera ecumenica e di testimonianza cristiana, perché, come credenti, rifiutiamo di essere “Chiesa del silenzio” quando milioni di uomini e donne soffrono (minacciati, torturati e anche uccisi in alcuni Paesi) nel mondo e anche in Italia, solo perché esistono, perché vogliono vivere.
Quest’anno hanno già raccolto l’invito partito da Firenze alcune comunità cristiane e gruppi di credenti, omosessuali e non, in alcune parti del mondo (Spagna, Cile, Argentina, Irlanda, ecc) che il 4 aprile veglieranno nelle loro città, nelle loro lingue, con le proprie liturgie e tradizioni religiose.
Perché, come scriveva Dietrich Bonhoeffer “viene il giorno in cui sarà forse impossibile parlare apertamente, ma noi pregheremo, faremo ciò che è giusto, il tempo di Dio verrà”.
Per raccontare le veglie, per raccogliere le tante testimonianze che stanno giungendo è nato un sito dedicato alle veglie che può essere consultato all’indirizzo web: http://inveglia.wordpress.com/info mentre per informazioni sull'iniziativa si può scrivere a gionatanews@gmail.com