Da Stonewall al cammino dei cristiani LGBT. E’ tempo di gioire per la strada percorsa
Articolo di Francis DeBernardo* pubblicato sul sito dell’associazione LGBT cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti) il 28 giugno 2019, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Il [28 giugno 2019] ricorre il cinquantesimo anniversario della rivolta di Stonewall, quando gli avventori LGBT del bar gay Stonewall Inn di New York opposero resistenza all’arresto durante una retata: quello fu l’inizio di quattro giorni di dimostrazioni alla luce del sole per chiedere l’uguaglianza per le strade del Greenwich Village.
Se prima di tale momento c’erano state delle eroiche dimostrazioni di coraggiosi attivisti LGBT, Stonewall è stato un punto di svolta che ha inaugurato la nuova era dei Pride e un nuovo tipo di azione volta a chiedere, alla luce del sole, la fine dell’odio e della discriminazione e la promozione dei diritti civili nelle leggi e nella società.
E nella Chiesa.
Il terremoto di Stonewall ha fatto sentire le sue scosse anche nella Chiesa Cattolica. [All’epoca], negli Stati Uniti e in molte altre nazioni, i cattolici stavano appena incominciando a mettere in pratica ciò che era emerso nel Concilio Vaticano Secondo terminato da poco, tra cui l’invito a impegnarsi nelle tematiche contemporanee, promuovere i diritti umani, e operare per la giustizia e la dignità umana.
Un’associazione LGBT cattolica, Dignity, fu fondata in California nel 1969 grazie a un sacerdote, padre Pat Nidorf, che riunì attorno a sé, per discutere, lesbiche e gay cattolici.
Due anni dopo, suor Jeannine Gramick cominciò a incontrarsi con lesbiche e gay cattolici a Philadelphia e a mettere a loro disposizione la sua esperienza pastorale. Presto si sarebbe unito a lei padre Robert Nugent; qualche anno più tardi, i due avrebbero fondato New Ways Ministry, un ministero cattolico teso all’educazione e all’attivismo, creato per costruire ponti di dialogo, riconciliazione e giustizia.
Nel 1976 il gesuita John McNeill pubblicò The Church and the Homosexual (La Chiesa e l’omosessuale), la prima critica organica al divieto cattolico dei rapporti lesbici e gay. Negli Stati Uniti, ma non solo, decine di cattolici stavano mettendo in cantiere iniziative a beneficio della comunità LGBT, un gruppo troppo spesso ignorato o disprezzato dai cattolici.
Cinquant’anni dopo, l’opera di giustizia fiorita da quelle prime iniziative continua. Ci sono state sconfitte e successi, ma le persone LGBTQ cattoliche e i loro alleati continuano la loro opera, tanto per se stesse quanto per il bene della Chiesa tutta. In quest’opera i cattolici aiutano una comunità emarginata e discriminata, e nel farlo aiutano la Chiesa a incarnare i suoi migliori ideali di giustizia, rispetto, uguaglianza, dignità umana, compassione, misericordia e amore.
La prossima settimana DignityUSA celebrerà il suo giubileo con una conferenza a Chicago. Pochi giorni prima, nella medesima città, il Global Network of Rainbow Catholics (Rete Globale dei Cattolici e Cattoliche Arcobaleno), una coalizione con ramificazioni in tutto il mondo, terrà la sua terza assemblea, che vedrà riunirsi leader LGBTQ cattolici di vari Paesi per sostenere il comune lavoro per la giustizia.
Tra i due eventi, le due associazioni hanno organizzato un incontro comune, un forum sulla situazione delle persone LGBTQ cattoliche nel mondo che vedrà la partecipazione dei teologi Miguel Diaz, Mary Hunt e padre Bryan Massingale.
Anche altre parti del movimento LGBTQ cattolico continuano a crescere. New Ways Ministry porta avanti la visione e il sogno di suor Jeannine e padre Bob attraverso le informazioni, le opinioni e le risorse spirituali fornite dal nostro sito, oltre che i seminari, i ritiri spirituali e le nostre risorse pastorali online.
La grande diffusione dei ministeri e delle iniziative negli ultimi cinquant’anni è il risultato non solo dello spirito di Stonewall, ma anche dello Spirito di Dio.
Se Stonewall ha mostrato al mondo le ingiustizie e le aberrazioni che le persone LGBT hanno dovuto sopportare, è stato lo Spirito di Dio all’opera nella Chiesa che ha ispirato individui e gruppi a parlare a voce alta di amore e a invitare la nostra Chiesa ad accogliere e sostenere le persone LGBT nella loro opera di giustizia.
I cattolici, e con loro tutti i credenti, possono considerare l’anniversario di Stonewall una festività sacra, in quanto la resistenza di una piccola banda di persone LGBT il 28 giugno 1969 ha ispirato una generazione di cattolici a dire la sua e a operare per rispettare e proteggere quelle persone che era giunta a riconoscere, attraverso il potere dello Spirito, come sorelle e fratelli. Lo Spirito non è stato e non sarà fermato fino a che i cattolici continueranno a rispondere al Suo richiamo di giustizia in qualsiasi modo, piccolo o grande.
In questo periodo ci saranno molte celebrazioni gioiosamente sfrenate del giubileo di Stonewall, e sarà bene, per i nostri spiriti individuali, condividere la felicità della liberazione con la gente per strada.
Noi cattolici dobbiamo dare il contributo delle nostre tradizioni a questi festeggiamenti epocali. Nel colmo della festa riservatevi qualche momento per stare tranquilli e rendere grazie a chi è venuto prima di noi e ci ha preparato la strada. Pregate perché possiamo avere il coraggio di seguire le loro orme e di agire con coraggio nel mondo di oggi. Pregate perché in futuro ci possano essere sempre più libertà e liberazione per le persone LGBTQ.
Pregate in silenzio, certo, ma portate anche le vostre preghiere in chiesa. Indossate un nastro arcobaleno. Nel momento della preghiera dei fedeli, fate una preghiera spontanea di ringraziamento per i traguardi raggiunti dalla comunità LGBTQ, oppure chiamate ora la vostra parrocchia e proponetelo. Dite a tutti perché in questo periodo siete particolarmente ripieni di Spirito; dite a tutti che state celebrando l’azione ininterrotta del nostro Dio di grazia che ama tutti, e che noi in quanto Chiesa dobbiamo ininterrottamente riflettere quell’amore sul prossimo.
È molto bello celebrare, ma resta ancora molto lavoro da fare. Che il giubileo di Stonewall possa essere un’occasione di rinnovare il nostro impegno di fare della Chiesa un luogo dove tutti siano veramente accolti!
* Francis DeBernardo lavora per New Ways Ministry dal 1992, prima come volontario poi, a partire dal 1994, come membro dello staff; dal 1996 è direttore esecutivo. Propone iniziative riguardanti cattolicesimo e tematiche LGBT nelle parrocchie, nelle diocesi, centri conferenze, università e comunità religiose in tutti gli Stati Uniti. È autore del libro Marriage Equality: A Positive Catholic Approach (Il matrimonio omosessuale. Un punto di vista positivamente cattolico). È redattore e autore di Bondings 2.0, blog quotidiano di notizie e opinioni sulle tematiche LGBT nella Chiesa Cattolica. Suoi articoli sono apparsi nelle riviste The National Catholic Reporter, Commonweal, The Advocate e The American Catholic. È stato l’oratore di punta alla conferenza su religione e tematiche LGBT tenutasi al primo World Pride di Roma nel 2000; è intervenuto anche alla conferenze interfede in occasione del World Pride di Londra nel 2012.
Testo originale: Stonewall’s Jubilee: A Time for Joyous Prayer