Dal buio alla luce. La mia transizione per sentirmi abbracciato dallo sguardo di Dio
Testimonianza di Lorenzo Pizzoleo del gruppo Zaccheo Puglia sul ritiro online del Progetto Giovani Cristiani LGBT “Dal Buio alla Luce: Servire è Regnare” (4-6 Febbraio 2021)
Ci sarebbero così tante cose da dire. Posso però affermare quasi con certezza che Dal buio alla luce per me è stata una fotografia palpabile. Una di quelle in cui metti a fuoco, in cui riesci perfettamente a vedere le luci e le ombre, il contrasto, il passaggio, la ferita che si chiude, la nuvola che si sposta, il destino che si compie.
Vedi che Lui è venuto anche per te, per ricordarti che l’Amore, il Suo, non è diviso in porzioni, non categorizza, non ha misure.
Ho vissuto la passeggiata che dovevo fare con Dio in casa. La stessa casa dove ho sofferto molto negli ultimi otto anni. Mi è bastato stare nella stessa casa perché.. perché.. perché mi chiedeva di Abbandonarmi nel GIARDINO del mio Tempio.
Spesso passeggiavo in passato per allontanarmi da me ma stavolta non c’era altra via d’uscita: per trovare l’armonia che Dio ha depositato in me, bastava che io mi ascoltassi, che io mi vedessi, che io percepissi il CAMBIAMENTO.
Correvo senza vedermi, senza vedere il miracolo che Lui stava compiendo fuori e DENTRO di me. Il Giardino ero Io.
Da quando ho iniziato la mia Transizione la Sua Manifestazione è stata visibile come un sottofondo continuo: “Aprimi il cuore, ti prego” e ho capito quale fosse la mia Sindone, il pezzo di stoffa che era stato riservato per me. La mia Regalità. Durante una Pasqua dopo giorni di sofferenza dal venerdì santo, mio papà mi porta la Comunione e suonano le campane della stessa Chiesa dove non entravo da anni ormai.
In sala operatoria le braccia aperte a Croce prima di addormentarmi a una VITA NUOVA “Vedi Lorenzo proprio come me”, una voce continua che mi parlava dalla sera prima (orto del Getsemani).
E poi la CRISI con la Musica. La stessa che chiesi a Dio all’età di dodici anni, durante una celebrazione Eucaristica: “Dammi la forza di fare musica”.
Il giorno prima del ritiro mi chiedevo “Perché ho chiesto la musica e non un CORPO?”
E poi la LUCE. Lui non ha mai smesso di parlarmi con il linguaggio che più potevo comPRENDERE. Le sue vie sono infinite. La Musica una preghiera costante, un contatto continuo.
Fabio che si avvicina come un violinista, come fratello, come amico; dopo tanto tempo di nuovo qualcuno che era stretto in CRISTO ed era lui stesso e faceva musica mi ha guardato, mi ha accolto, mi ha detto che c’era posto anche per me. (La verità è uno che viene, Sant’Agostino).
Don Fausto che riesce con la sua lettura Vera con il suo Servire, a scavare affondo, più giù. Ecco il giorno del ritiro, nell’abbraccio caldo di uno schermo con altri volti che stavano lì a dirmi Benvenuto, io ho scattato l’Istantanea.
Essenza = Regalità = Armonia = Musica
Posso iniziare a sentirmi degno del suo Sguardo.
> Le testimonianze del ritiro online “Dal Buio alla Luce: Servire è Regnare” (4-6 Febbraio 2021)