Dal buio alla luce. Non condivido la vostra fede, ma respiro la vostra stessa gioia
Testimonianza di Marco Consiglio sul ritiro online del Progetto Giovani Cristiani LGBT “Dal Buio alla Luce: Servire è Regnare” (4-6 Febbraio 2021)
È con grande piacere che vi scrivo queste poche righe per testimoniare la mia esperienza del ritiro spirituale che avete organizzato.
Premetto che non sono Cristiano, ho sempre pensato che la spiritualità fosse qualcosa di più profondo di dogmi e rituali, ma condivido alcuni dei valori cattolici.
Ho inoltre sempre avuto una visione negativa della Chiesa Cattolica: troppi sono i ragazzi che ho accolto nello sportello di ascolto che gestivo e che non riuscivano ad accettare se stessi in virtù del fatto che si trovavano in antitesi a quello che la loro Chiesa predicava.
Si sentivano sbagliati e non amati da un entità che professava l’accoglienza come uno dei valori principali.
Poi ho conosciuto Daniele, uno dei miei più grandi amici. Abbiamo discusso, abbiamo raccontato le nostre visioni, siamo cresciuti. Daniele mi ha fatto notare che quando una cosa ha delle criticità, bisogna cambiarla da dentro e non scappare. E così mi sono interessato al mondo dei cristiani LGBT, ho voluto conoscere di più.
Ho capito che tanti erano i punti di incontro e ho chiesto più e più volte di partecipare a uno dei vostri incontri. Ho invitato Daniele a parlare del suo mondo nel mio programma radiofonico e a raccontare come vivesse la sua fede e la sua omosessualità.
E poi gli ho chiesto di condividere con me una di quelle esperienze che tanto lo facevano emozionare quando me le raccontava. Non solo perché volevo condividere quella parte di lui ancora a me nascosta, ma anche perché solo conoscendo personalmente le situazioni si possono abbattere i muri e le barriere dei pregiudizi.
Il risultato è stata la mia partecipazione al vostro ritiro. Interessante, ben strutturato con tanti spunti.
Mi è rimasta impressa una ragazza, che faceva parte del mio gruppo regionale di riflessione. Lo sguardo schivo, anche attraverso una webcam. Dopo che ci siamo raccontati, lei ci dice che è qui perché vuole riuscire ad abbracciare il prossimo.
Nessuno sa di lei, a parte la sorella, ed è per questo che evita quasi sempre gli altri. Bellissima come poche, questa ragazza ha trovato rifugio nella vostra giornata e credo abbia trovato anche la forza per credere un briciolo in più nel prossimo.
Ecco, questa è la mia umile analisi della giornata.
Indipendentemente dal credo, dalle opinioni politiche, religiose e personali, attività come queste fanno del bene. Spesso a persone che non lo dicono, ma che in realtà stanno germogliando, come i fiori più belli.
E io ho potuto continuare a sperare grazie ai vostri sorrisi, alla vostra voglia di cambiare e di migliorare una realtà che, come tutte, ha delle criticità ma può essere portatrice di valori belli e inclusivi.
Apritevi sempre di più a chi come me non condivide la liturgia, ma respira la vostra stessa gioia di vivere e felicità e si nutre di tutti i bellissimi sorrisi LGBT che erano collegati Sabato. Marciamo insieme, mano nella mano, sempre più orgogliosi e lottiamo Uniti. Anche da laico, sarò sempre al vostro fianco. Con affetto.
PS Ho visto che siete tutti fidanzati. Ma vi regalano un fidanzato quando entrate nel Progetto Giovani Cristiani LGBT? No, perché se è così voglio subito tesserarmi.
> Le testimonianze del ritiro online “Dal Buio alla Luce: Servire è Regnare” (4-6 Febbraio 2021)