Dalla veglia di Milano, un ponte di speranza tra le chiese
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Riflessioni di Mauro Vaiani del Fondo Samaria
Ieri sera, venerdì 12 maggio 2017, si è celebrata a Milano l’annuale veglia di preghiera per le vittime dell’omofobia, contro tutte le discriminazioni. La veglia era ispirata dal versetto biblico scelto quest’anno dalla nostra rete di amicizia cristiana lgbt, supportata dal portale Gionata.org: BENEDITE E NON MALEDITE (Rom 12,14).
La preghiera è iniziata alle 21 alla Chiesa Valdese di Via Francesco Sforza. Sono intervenute quasi duecento persone. Più tardi ci siamo spostati, con una fiaccolata, dietro uno striscione contro tutte le discriminazioni, nella chiesa cattolica di Santa Maria della Passione di Via Bellini.
Siamo rimasti profondamente colpiti da almeno quattro elementi. Primo, la grande “sinodalità” di tutti i gruppi cristiani lgbt di Milano (con apporti dal resto della Lombardia), insieme ai rappresentanti di diverse chiese; la preghiera è stata veramente una esperienza costruita insieme, incrociando le nostre diversità. Secondo, il tocco di grazia rappresentato dalla presenza del Checcoro, che ha cantato alcuni grandi classici radicati nella tradizione spiritual, fra i quali Amazing Grace e We Shall Overcome. Terzo, la scelta della carità concreta in favore di chi è in pericolo e in difficoltà per la sua diversità, con la raccolta di fondi per il Refuge, curata dai volontari di Samaria. Quarto, ultimo ma non meno importante, la scelta di sfilare per le strade di Milano, con in mano le fiaccole della nostra speranza.
Certo si deve fare qualcosa in più, perché l’esperienza annuale della veglia, in una grande città come Milano, abbia una eco maggiore, raggiungendo – magari attraverso i media – molti più cuori, molte più famiglie, molte più comunità.
Affidiamoci alla Provvidenza perché questa testimonianza cresca.
Andiamo avanti!
GALLERY> Scatti dalla veglia di Milano