Decide di cambiare sesso, organista cacciato dalla cattedrale di Lecce
Niente da fare, Luana Ricci non potrà più tornare a dirigere il coro del Duomo di Lecce. La Curia ha detto no al recupero della musicista leccese, cacciata dal coro il 31 agosto scorso perchè ha deciso di cambiare sesso (da uomo presto diventerà donna). La vicenda ha creato molto scalpore negli ambienti cattolici della città.
In una nota, diffusa nella mattinata di ieri dopo quattro giorni di incomprensibile silenzio, la Curia Arcivescovile di Lecce ha solo auspicato «l’ascolto reciproco».
Una nota scarna, poche righe non firmate neanche dal vescovo ed inviate all’agenzia Ansa, per liquidare un caso che sta interessando i media nazionali che presto potrebbe finire anche in un’aula di tribunale perchè Luana Ricci ha intenzione di avviare un’azione civile contro la Curia per il riconoscimento di lavoro dipendente.
Ma, secondo indiscrezioni trapelate negli ambienti ecclesiastici cittadini, la nota diffusa dalla Curia sarebbe stata redatta con molto sofferenza perchè, fanno sapere autorevoli fonti, «la chiesa ha rispetto per la moglie ed i figli di Luana Ricci ed ha molto dispiacere per il clamore mediatico assunto dalla vicenda».
Il documento ufficiale sarebbe stato, infatti, preparato dopo un incontro tra il vescovo, monsignor Domenico Umberto D’Ambrosio, ed il suo Vicario, monsignor Fernando Filograna.
Nessuna marcia in dietro
In pratica la Curia non fa marcia indietro e l’apertura del dialogo riguarderà soprattutto gli aspetti legali della vicenda perchè Luana Ricci non ha mai avuto un rapporto di dipendenza con la Curia di Lecce. Come voler dire: il caso passa ai nostri legali.
Luana Ricci, secondo quanto trapelato negli ambienti ecclesiastici leccesi, non avrebbe mai avuto con la Curia alcun rapporto di lavoro dipendente ma, ciononostante, da circa venti anni suonava il piano nella Cattedrale. Non solo.
Secondo indiscrezioni il 90 per cento delle esibizioni erano per matrimoni. Domani, come ogni venerdì, viene diffuso a tutte le chiese della diocesi di Lecce il periodico « L’Ora del Salento» , diretto dal professor Nicola Paparella.
Domani il giornale, rilanciato negli anni ’90 da monsignor Cosmo Francesco Ruppi quando divenne arcivescovo di Lecce, non dedicherà nessun articolo alla vicenda di Luana Ricci. Una censura? Niente affatto, almeno secondo quanto afferma il giornalista Vincenzo Paticchio, caporedattore dell’«Ora del Salento».
Che dice: «La nostra linea è quella del silenzio e del rispetto come ha fatto fino ad oggi il vescovo, monsignor Domenico Umberto D’Ambrosio».
Infine una interrogazione ai ministri delle Pari Opportunità ed all’Interno è stata presentata d alcuni parlamentari del Pd e dei Radicali.