Decostruire la norma: l’irrompere della diversità nella conversione dell’eunuco etiope
Testo di Sean D. Burke*, pubblicato in Bible Trouble: Queer Reading at the Boundaries of Biblical Scholarship**, a cura di Teresa J. Hornsby e Ken Stone.
Editore Society of Biblical Literature, Atlanta (Stati Uniti), 2011, pp. 175-191.
Liberamente tradotto dai volontari del Progetto Gionata
Mi sono concentrato sulla storia dell’eunuco etiope in Atti degli Apostoli 8:26-40 inizialmente per il mio interesse verso la diversità e il modo in cui le comunità, in particolare quelle cristiane, gestiscono le differenze riguardo all’ingresso e alla partecipazione alla vita comunitaria.
Mi sembrava che i punti in cui si intersecano queste molteplici differenze rappresentassero un luogo particolarmente significativo per esplorare il modo in cui viene negoziata la diversità. L’eunuco etiope incarna proprio questa intersezione di differenze multiple: genere, status sociale, razza e, forse, anche sessualità e identità religiosa.
Se inizialmente mi sono interessato a questa storia per la questione della differenza, ciò che ha continuato a catturare la mia attenzione è stata l’ambiguità. Ogni volta che cercavo di analizzare una particolare differenza che l’eunuco poteva rappresentare, mi imbattevo in un’ambiguità.
Nella storia dell’interpretazione, l’eunuco è stato letto sia come un uomo che come una persona castrata. È certamente diverso in termini di genere, ma come si può identificare il suo genere?
È stato interpretato sia come un alto funzionario governativo che come uno schiavo. Come definire allora il suo status sociale? È stato letto sia come un etiope straniero che come uno straniero persino per gli etiopi stessi. Come determinare la sua razza?
Il testo biblico può essere utilizzato per supportare ciascuna di queste letture, così come molteplici interpretazioni sulla sessualità e sull’identità religiosa dell’eunuco. Come può allora un interprete confrontarsi con tutte queste ambiguità? Nel corso dei secoli, gli studiosi hanno adottato almeno quattro approcci diversi:
- Alcuni hanno ignorato le ambiguità, interpretando il testo come se ogni aspetto dell’identità dell’eunuco fosse chiaro e univoco.
- Altri hanno notato le ambiguità ma hanno concluso che non possono essere risolte.
- Alcuni hanno tentato di risolvere le ambiguità, cercando di stabilire in modo definitivo ogni aspetto dell’identità dell’eunuco.
- Infine, alcuni hanno sostenuto che, sebbene ogni aspetto dell’identità dell’eunuco fosse chiaro di per sé, l’autore di Atti abbia introdotto volutamente ambiguità per servire a uno scopo storico, letterario e/o teologico.
Queering e ambiguità nell’identità
La teoria queer (queer theory) offre un nuovo e produttivo modo di leggere le ambiguità nell’identità. Uno degli spunti più importanti dei teorici queer è l’idea che l’identità stessa sia una costruzione sociale prodotta attraverso il discorso.
Le categorie identitarie, infatti, non sono solo un mezzo di oppressione, ma anche la base di movimenti di liberazione. Tuttavia, la teoria queer insiste sul fatto che tali categorie rimangono arbitrarie, normative ed escludenti. Questo è ciò che rende la loro naturalizzazione e normalizzazione problematiche, perché tali categorie finiscono per negare la differenza e sopprimere l’ambiguità.
Sulla base di queste intuizioni, definisco il queering come l’impiego di strategie per decostruire e denaturalizzare le categorie identitarie.
L’obiettivo non è semplicemente la decostruzione in sé, ma piuttosto, come direbbe Judith Butler, creare uno spazio in cui più corpi possano “contare”, ovvero essere riconosciuti come pienamente umani. Se le identità sono costruzioni sociali fluide, le ambiguità non devono essere viste come problemi da risolvere, ma come opportunità per il queering.
L’eunuco etiope come figura queer
L’eunuco di Atti 8:26-40 è stato spesso considerato marginale nel racconto di Atti, ma una lettura queer può dimostrare che la sua storia è invece centrale. F.F. Bruce, ad esempio, ha sostenuto che l’episodio dell’eunuco appare isolato, senza alcuna connessione con ciò che lo precede o lo segue.
Tuttavia, leggere il racconto attraverso lqueer mostra che la sua storia svolge un ruolo fondamentale nella missione cristiana primitiva.
Inoltre, l’interpretazione queer della storia dell’eunuco mette in discussione la netta opposizione tra i soggetti e gli oggetti della conversione. Atti non racconta solo la storia della conversione di molti alla fede in Gesù, ma anche di come la comunità cristiana primitiva stessa sia stata trasformata dal proprio stesso ministero.
I primi cristiani hanno dovuto essere convertiti alla visione che il battesimo e la comunione in Cristo non dipendessero dall’identità di una persona – ebreo o gentile, uomo o non-uomo, libero o schiavo, cittadino o straniero.
Questa lettura queer della storia dell’eunuco ci invita a riesaminare le categorie di identità nelle comunità cristiane contemporanee. In particolare, solleva una domanda cruciale: le comunità cristiane di oggi hanno bisogno di una continua conversione a una “ministerialità queer” che possa permettere allo Spirito di essere effuso su tutta l’umanità, affinché tutti possano essere salvati?
* Sean D. Burke è professore associato di Studi Religiosi presso il Luther College, Iowa. Ha conseguito il dottorato in Studi Biblici presso il Graduate Theological Union, specializzandosi in Nuovo Testamento e teoria queer. I suoi studi si concentrano sull’interpretazione dei testi biblici attraverso le lenti della critica queer e di genere.
** La raccolta di contributi teologici “Bible Trouble: Queer Reading at the Boundaries of Biblical Scholarship” (Society of Biblical Literature, 2011), a cura di Teresa J. Hornsby e Ken Stone, esplora l’impatto della teoria queer negli studi biblici. Attraverso diversi saggi interdisciplinari, il volume decostruisce le letture normative delle Scritture, analizzando genere, sessualità e identità nelle narrazioni bibliche. Mostra come la Bibbia sia stata usata per giustificare esclusioni, ma anche come una sua lettura queer possa offrire significati alternativi e più inclusivi.
Testo originale: Queering Early Christian Discourse: The Ethiopian Eunuch