Dietro il velo. Cinque storie di suore lesbiche
Articolo* di Edgar Ulises** pubblicato sul sito Homosensual (Messico) il 21 gennaio 2022, liberamente tradotto da Claudia Iuzzolino
In passato, Paesi estremamente religiosi come il Messico, la Spagna, il Cile e l’Italia si sono scandalizzati per le storie di alcune suore lesbiche.
Il lancio del film Benedetta nelle sale cinematografiche ha alzato un polverone, in quanto narra la vita di due suore lesbiche. Piuttosto che sconvolgere, questo racconto dovrebbe essere trattato in maniera del tutto naturale, dato che la storia di offre molti esempi reali di suore che avevano diversi orientamenti sessuali.
Alcune di esse sono diventate grandi scrittrici, altre hanno rivoluzionato l’istruzione pubblica, e alcune hanno lottato contro le dittature. Queste sono le loro storie.
Benedetta Carlini
Parlando delle monache lesbiche, possiamo iniziare dalla stessa Benedetta Carlini che ha ispirato il film di Paul Verhoeven.
Suor Benedetta ha vissuto nel XVII secolo in Toscana. Nel 1989 la scrittrice Judith C. Brown riportò alla luce alcuni atti storici del processo a cui fu sottoposta dalla Chiesa, sui quali basò alcuni dei suoi libri. Secondo il libro Atti impuri: vita di una monaca lesbica nell’Italia del Rinascimento, fino al momento in cui si innamorò di Bartolomea, una ragazza che abitava nel suo convento, suor Benedetta era considerata quasi miracolosa.
Suor Juana Inés de la Cruz
Senza dubbio la più famosa tra tutte le monache lesbiche è suor Juana Inés de la Cruz. Tutti conoscono la storia di come Juana Inés de Asbaje si fece monaca per poter studiare e scrivere; tuttavia, esistono alcune versioni della storia che riguardano la relazione amorosa che suor Juana avrebbe avuto con la viceregina María Luisa Manrique de Lara. In base ai registri storici, esistono più di cinquanta poesie romantiche che suor Juana dedicò alla viceregina, a cui affibbiava il dolce nomignolo “Lisi”.
Catalina de Erauso
Probabilmente la storia più affascinante è quella di Catalina de Erauso. Meglio conosciuta come la Monja Alférez (Monaca Alfiere), Catalina nacque in Spagna alla fine del XVI secolo. Visse reclusa in un convento dall’età di quattro anni, a quindici anni scappò, e per non essere riconosciuta si trasvestì da uomo e si imbarcò verso il Perù. Catalina era lesbica, ottenne vari impieghi, e durante quel periodo, fingendosi uomo, si intrattenne con le mogli dei suoi datori di lavoro.
Per fuggire dai problemi causati dalle sue scappatelle, si arruolò nell’esercito che lottava contro i mapuche in Cile, dove ottenne il grado di alfiere. Tuttavia le piaceva anche giocare a carte, e uccise vari uomini in risse da gioco. Per tutto ciò fu condannata a morte, ma scappò verso l’Argentina e la Bolivia, per poi tornare in Perù, dove finalmente la catturarono.
Prima di essere giustiziata chiese un colloquio con Agustín de Carbajal, vescovo di Lima, a cui raccontò tutta la sua storia. Commosso, il vescovo le risparmiò la vita, ma la condannò a vivere nel convento delle Clarisse di Huamanga.
Sandra Pavez
Le testimonianze di suore lesbiche non provengono solo dalla storia: anche recentemente sono esistiti casi simili. Uno di questi è quello di Sandra Pavez, una ex suora cilena che dal 1985 si è dedicata all’insegnamento in una scuola religiosa. Nel 2007 Sandra fece coming out come lesbica, e per questo il vescovo di San Bernardo, Juan Ignacio González Errázuriz, ordinò che le venisse revocato il certificato di idoneità come insegnante.
Dato che in Cile la Costituzione, ancora in vigore, della dittatura di Augusto Pinochet fa sì che la Chiesa possa decidere chi può e chi non può insegnare religione nelle scuole, Pavez non è potuta tornare a insegnare. Adesso la professoressa è alla ricerca di giustizia e di risarcimento dei danni, e ha portato il suo caso davanti alla Corte Interamericana dei Diritti dell’Uomo.
È da quattordici anni che Sandra Pavez non esercita la professione di insegnante per via del suo orientamento sessuale.
Bridget Coll
Assieme a Sandra Pavez, un’altra suora lesbica cilena famosa è Bridget Coll. Nonostante sia nata in Irlanda nel 1934, Bridget Coll ha vissuto alcuni dei momenti più importanti della sua vita in Cile. A quindici anni divenne suora in una congregazione in Inghilterra. Successivamente si trasferì negli Stati Uniti, dove si oppose alle posizioni della Chiesa in materia di controllo della natalità.
Lì conobbe suor Chris Morrissey, della quale si innamorò. Entrambe si trasferirono in Cile per una missione religiosa, tuttavia finirono con l’unirsi alla resistenza contro la dittatura di Augusto Pinochet. Alla fine, nel 1989 Bridget e Chris abbandonarono la propria congregazione e si trasferirono in Canada, dove vissero il resto della loro vita come coppia.
Nonostante possano sembrare dei film, tutte queste sono storie realmente accadute.
* Notizie prese da National Geographic e BBC.
** Faccio giornalismo e comunicazione politica. Seguo l’attività legislativa: qui, o ci rappresentano, o ci fottono. Il cambiamento va cercato nei movimenti sociali.
Testo originale: 5 monjas lesbianas reales que conmocionaron a la religión