Dietro le porte chiuse del nascondimento (Gv 20,19)
Riflessioni del reverendo David Eck* tratte dal blog “Jesuslovesgays” (Stati Uniti) del 3 aprile 2013, liberamente tradotte da Adriano
La sera di quello stesso giorno, che era il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, Gesù venne e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!». [Giovanni 20:19]
Era la sera di Pasqua e Giovanni ci dice che i discepoli erano “nel nascondimento”, cioè si comportavano come discepoli spaventati, invece che essere annunciatori coraggiosi. Avevano fatto rotolare la pietra, sulla tomba della loro paura e del loro dubbio, e si erano sigillati dentro! Hmm … non è esattamente quello che ci aspettavamo dal racconto di Pasqua, non è vero?
Nella nostra mente, ci saremmo immaginati che i discepoli avrebbero trascorso il resto della giornata attraversando le strade di Gerusalemme a gridare “Cristo è risorto! Egli è veramente risorto”. Ci saremmo immaginati che venissero sopraffatti dalla gioia! Ridendo e gridando e cantando, tuttavia, Giovanni ci dice che, mentre il sole tramontava su Gerusalemme, i discepoli si nascondevano dietro le porte chiuse, per paura che i capi religiosi ebrei venissero a cercarli. Come mai successe questo?
Non siate troppo frettolosi nel giudicare quei primi discepoli. Dopo tutto, come si fa a reagire quando si è accerchiati dalle cattive notizie? Anche noi, abbiamo voglia di nasconderci dietro le porte chiuse a chiave. Anche noi, desideriamo stringerci vicini ai nostri cari, cercando di creare uno spazio di pace in mezzo ai turbini emotivi della vita.
La buona notizia del racconto di Pasqua non è quello che i discepoli erano coraggiosi e senza paura. La buona notizia è che, nonostante il loro dubbio e la loro paura, Gesù ha trovato un modo per raggiungerli. Gesù, ha trovato il modo di passare attraverso le porte chiuse a chiave e presentarsi a loro. Ha donato loro il dono della sua presenza pacifica e dello Spirito Santo, che li avrebbe spinti ad avere il coraggio di mettere da parte le loro paure, sbloccare le porte, e andare per il mondo cambiandolo per sempre.
Dietro quali porte chiuse ci stiamo nascondendo? Siamo letteralmente “nel nascondimento”, nella paura di lasciare che gli altri ci conoscano come lesbiche o gay? Esitiamo a diventare una voce per la giustizia e l’uguaglianza LGBT in chiesa e nella società? La buona notizia della storia di Pasqua di Giovanni, è che non esiste una catena, un lucchetto o un catenaccio che possa impedire a Gesù di raggiungerci e trasformare il nostro cuore, la nostra mente e il nostro spirito. Cerchiamo di rivendicare questa buona notizia per noi stessi e per la nostra comunità, affinché possiamo affrontare il futuro con fiducia, ottimismo e speranza.
* Il reverendo David Eck, di Asheville nel North Carolina (USA) è un pastore della Chiesa Evangelica Luterana d’America (ELCA). Oggi può raccontarsi, senza nascondersi, nel suo blog http://jesuslovesgays.blogspot.it
Titolo originale: “Behind Closed Doors”