Dio al di là del genere: rileggere la Torah da una prospettiva transgender
Testo di Joy Ladin* tratto dal suo libro “The Soul of the Stranger: Reading God and Torah from a Transgender Perspective” (L’anima dello straniero. Leggere Dio e la Torah da una prospettiva transgender), ed. Brandeis University Press (Stati Uniti), 2018. Liberamente tradotto dai volontari del Progetto Gionata
Le tradizioni religiose basate sulla Torah tendono a concepire l’umanità in termini maschili. La Torah è piena di racconti su uomini e di leggi rivolte agli uomini, e l’idea che l’esperienza maschile sia l’aspetto più importante dell’esperienza umana influenza anche il modo in cui Dio viene rappresentato.
Sebbene la Torah non ritragga Dio come un uomo, utilizza pronomi maschili per riferirsi a Lui. Quando Dio parla con gli individui, questi sono quasi sempre uomini.
Quando Dio viene glorificato nei canti, la maggior parte delle metafore usate- “re”, “guerriero”, “padre” e così via – si basano su figure ed esperienze maschili. Poiché l’umanità viene concepita in gran parte in termini maschili, anche Dio viene inteso allo stesso modo.
Come hanno sostenuto Judith Plaskow e altre teologhe femministe, quando allarghiamo la nostra idea di umanità per includere le donne con la stessa attenzione riservata agli uomini, espandiamo anche gli aspetti dell’esperienza umana che possiamo utilizzare per comprendere Dio.
Possiamo riconoscere Dio come femmina oltre che maschio, madre oltre che padre, regina oltre che re, nutrice oltre che guerriero, “Lei” oltre che “Lui”. Dio, ovviamente, non è né più femmina né più maschio, ma pensare a Dio attraverso l’esperienza delle donne, oltre che degli uomini, mette in evidenza aspetti della divinità che altrimenti tendiamo a trascurare.
Le teologie centrate sugli uomini e quelle femministe ci aiutano a comprendere Dio per analogia con la mascolinità e la femminilità umana.
Seguendo lo stesso principio, ampliare la nostra definizione di umanità per includere le persone transgender ci permette di riconoscere in Dio elementi che rispecchiano le vite delle persone transgender – quelle vite che, come Dio, non si conformano ai ruoli e alle categorie tradizionali.
* Joy Ladin è una poetessa e saggista statunitense, nota per essere stata la prima docente apertamente transgender in un’istituzione ebraica ortodossa. Ha pubblicato dodici libri, tra cui l’autobiografia “Through the Door of Life: A Jewish Journey Between Genders” (2012) e “The Soul of the Stranger: Reading God and Torah from a Transgender Perspective” (2018). Le sue opere esplorano temi legati all’identità di genere e alla spiritualità, offrendo una prospettiva unica che unisce esperienza personale e analisi letteraria.
Testo originale: Introduction Shipwrecked with God