Dio fa forse preferenze? (Giovanni 6:22-29)
Riflessioni di don Fabio
“Perché Dio dovrebbe fare queste preferenze?” (padre David Maria Turoldo)
Giovanni 6:22-29: “Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati”.
Nel cosiddetto “discorso del pane”, che mediteremo in questa settimana, Gesù tenterà di far capire (ma sembra non esserci riuscito) di quale “pane” realmente abbiamo bisogno. E inizia con questa osservazione, che può diventare una domanda anche per noi… “Voi mi cercate… perché avete mangiato…”!
Perché cerchiamo il Signore? Perché ci ricordiamo di Lui solo nei momenti del bisogno? Perché ci rivolgiamo a Dio chiedendo segni, e chiedendo che intervenga? Chiedendo che faccia, Lui, ciò che in realtà dovremmo fare ciascuno/a di noi?
Diceva padre Turoldo: “Io non prego perché Dio intervenga. Chiedo la forza di capire, di accettare, di sperare. Io prego perché Dio mi dia la forza di sopportare il dolore e di far fronte anche alla morte con la stessa forza di Cristo. Io non prego perché cambi Dio, io prego per caricarmi di Dio e possibilmente cambiare io stesso, cioè noi, tutti insieme, le cose. Infatti se, diversamente, Dio dovesse intervenire, perché dovrebbe intervenire solo per me, guarire solo me, e non guarire il bambino handicappato, il fratello che magari è in uno stato di sofferenza e di disperazione peggiore del mio? Perché Dio dovrebbe fare queste preferenze? Perché dire: Dio mi ha voluto bene, il cancro non ha colpito me ma il mio vicino! E allora: era un Dio che non voleva bene al mio vicino?”.
Con affetto, Fabio!