“Dio non farmi scegliere tra te e il mio amore”. I giovani cattolici LGBT si raccontano su D di Repubblica
Carissimi amici e amiche di cammino anche in questo tempo confuso accadono piccoli fatti che ci parlano dei cammini fatti ed in corso dei cristiani LGBT, dei loro genitori e degli operatori pastorali che li accompagnano.
Perché “Cercare le risposte sull’omosessualità nella dottrina”, a volte “significa leggere giudizi che sono dardi” e allora “può diventare disperante cercare la verità dove manca il coraggio”, come raccontano i giovani cristiani LGBT del Guado di Milano nel reportage “CATTOLICI LGBT: DIO NON FARMI SCEGLIERE TRA TE E IL MIO AMORE”, pubblicato sabato 21 marzo 2020 nel supplemento settimanale D Young de La Repubblica, curato dal giornalista Nicola Baroni e illustrato con foto di Simone Cerio.
Ma non è finita qui, dopo le tre puntate dedicate da RADIO Radicale alle storie dei giovani cristiani LGBT, ai loro genitori e agli operatori pastorali che li accompagnano vi preannunciamo che usciranno nelle prossime settimane altri articoli che raccoglieranno le loro storie.
E’ un tempo strano questo, un tempo fatto di attesa, ma che preannuncia un tempo di cambiamento in cui TUTTI, ancora una volta, saremo chiamati a essere costruttori di strade nuove.
Nell’attesa, immersi nel deserto del coronavirus, impariamo a riscoprire la capacità di lottare del popolo di Dio e di “sperare contro ogni speranza”(Rm 4,18).
Sosteniamoci l’un l’altro perché “se due vengono a cadere, l’uno rialza l’altro. Guai invece a chi è solo: se cade, non ha nessuno che lo rialzi” perché “una corda a tre capi non si rompe tanto presto” (Ecclesiaste 4:10, 12b)
I volontari e le volontarie de La Tenda di Gionata
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ESTRATTI DAL REPORTAGE:
… Cercare le risposte sull’omosessualità nella dottrina, come fece Felice, significa leggere giudizi che sono dardi: «Conoscevo la posizione della Chiesa, ma non avevo mai letto quelle parole del Catechismo riferite alla mia vita. Scioccante», ricorda oggi.
La maggior parte dei ragazzi del Guado, uno dei 45 gruppi di cristiani Lgbt e loro genitori attivi in Italia, ha parlato di questo “problema” con il proprio parroco: alcuni hanno ricevuto rassicurazioni, a volte con la richiesta di riservatezza, una minoranza chiusura totale, altri l’ammissione di non avere gli strumenti per giudicare. …
… È su questo che vorrebbero il parlare della Chiesa cattolica diventasse sì sì no no, prima che i loro coetanei credenti se ne allontanino. Perché può diventare disperante cercare la verità dove manca il coraggio”.