Una dichiarazione dei teologi cattolici sulla sessualità per una Chiesa cattolica diversa
Dichiarazione teologica pubblicata dal Global Network of Rainbow Catholics (Stati Uniti) il 5 luglio 2021, liberamente tradotta da Giacomo Tessaro
Il comitato teologico del Global Network of Rainbow Catholics (Rete Globale dei Cattolici Arcobaleno), composto da teologi provenienti da sei diversi Paesi e che rappresentano varie identità, assieme alla consulenza di esperti, vuole dare un nome e valorizzare la ricchezza delle realtà LGBTIQ+ cattoliche e riflettere teologicamente su tali questioni ed esperienze, in modo da sostenere e far fiorire la fede, le identità e il senso di appartenenza dei gruppi del nostro Network, dei loro membri e dei cattolici di tutto il mondo.
È una buona occasione per i cattolici di leggere delle belle pagine di etica sessuale e di riflessioni teologiche, che incorporano nuovi metodi e nuovi contenuti radicati nell’esperienza contemporanea e nelle sue fonti.
In molti luoghi le esperienze LGBTIQ+ sono state celebrate con liturgie creative e rituali laici. Vogliamo sottolineare l’importanza di tali benedizioni nei contesti cattolici e raccogliere questi materiali, molto ricchi e vari, per poterli condividere in futuro.
Vogliamo offrire tali nuovi strumenti per la discussione e l’azione come doni per la comunità cattolica e il mondo intero. La nostra speranza è che queste risorse, usate da molti e in vari contesti, siano accolte come contributi cattolici a comportamenti sessuali reciproci sani, sicuri e consensuali: essi sono non solamente un diritto umano, ma fanno anche parte del disegno divino. Da questa profonda riserva d’amore diamo e riceviamo benedizioni in abbondanza.
Nuovi metodi
Il sesso e il genere sono aspetti antropologici basilari nello sforzo per raggiungere la maturità umana e realizzare il bene comune, attraverso i molti modi in cui le persone vengono create e si sviluppano. Qui vogliamo prendere spunto dalla vita odierna di milioni di persone che riflettono l’amore divino, attingendo dalla ricca tradizione filosofica e teologica del cattolicesimo per illuminare (e connettersi con) i più affidabili dati scientifici, sociali e biologici. Il nostro scopo è aprire una discussione sull’etica, e proporre norme etiche che riflettano le esigenze del nostro mondo, così complesso. A questo fine, vogliamo suggerire alcuni concreti cambiamenti metodologici:
1) Gioire nella Saggezza Divina, un dono sempre rinnovato che necessita dello sviluppo del pensiero teologico;
2) Accogliere l’umana esperienza, che è creata e creativa, che viene da Dio ed è con Dio;
3) Cercare di comprendere la varietà e la complessità dell’esperienza umana utilizzando i migliori metodi delle scienze sociali e le più profonde intuizioni delle religioni e delle spiritualità di tutto il mondo, in modo da sviluppare un’antropologia radicata nella realtà;
4) Partire dal fatto che tutti gli esseri umani, a prescindere dal loro orientamento e dalle loro caratteristiche sessuali e dalla loro identità di genere, hanno i medesimi diritti e le medesime responsabilità;
5) Contribuire allo sviluppo della riflessione e della prassi cattoliche in campo sociale e teologico dimostrando come i valori dell’amore e della giustizia si dispieghino nelle relazioni intime, nell’organizzazione sociale e nelle leggi;
6) Proclamare tale nuova sapienza sessuale cattolica in quanto processo evolutivo, non in quanto prodotto statico; in quanto invito, non in quanto serie di regole; in quanto sforzo comunitario, non in quanto comandamento arbitrario.
Nuovi contenuti
Nuovi metodi chiamano nuovi contenuti, per i cattolici (ma non solo) in cerca di saggezza spirituale in cui radicare, e per dirigere, l’etica. Le ricerche scientifiche sulla varietà e la fluidità delle esperienze LGBTIQ+ richiedono di modificare alcuni assunti cattolici di base riguardanti il vivere nell’integrità. Non intendiamo andare contro, o modificare la dottrina della Chiesa istituzionale, bensì proporre una base concreta da cui procedere da qui in avanti. Riconosciamo che gli esseri umani sono protagonisti e co-creatori, assieme al Divino, della loro vita, delle loro storie, delle loro relazioni. Auspichiamo che le comunità sane rispettino e incoraggino i loro membri a vivere l’amore e la giustizia, valori fondamentali del cristianesimo, con un respiro sempre più ampio e profondo.
Fatte queste premesse, ecco alcune linee guida:
1) L’amore è l’amore, e la giustizia è la giustizia
Le innumerevoli esperienze umane di relazioni amorose reciproche, sane, sicure e consensuali fanno parte della bontà della creazione. Il concetto cattolico di giustizia esige che a chi vive queste esperienze, in particolare a chi è stato emarginato, sia assicurato il sostegno sociale e spirituale perché possa svilupparsi pienamente.
2) Il matrimonio e la famiglia
In varie parti del mondo si sta lavorando per espandere i parametri legali e religiosi del matrimonio e della famiglia. La teologia cattolica, in generale, ha appena cominciato a prendere in considerazioni tali questioni. La nostra comunità cattolica è in grado di illuminare la strada verso nuovi e utili modi di pensare che tengano in considerazione la realtà antropologica dell’amore omosessuale. La celebrazione sacramentale è a disposizione di tutti coloro che intendono consacrare il loro patto con il matrimonio o con altre forme di unione. Tutte le relazioni d’amore sono benedette, e sono un segno di fronte al mondo che l’amore è l’amore. I bambini meritano attenzioni speciali quando, assieme ai loro genitori/tutori, vengono accolti in una comunità.
3) Molteplici fonti
La sapienza teologica ed etica la possiamo trovare in molteplici fonti. Riconosciamo non solo la Saggezza Divina e l’esperienza umana, ma anche le intuizioni delle scienze sociali e biologiche. Accogliamo le arti, soprattutto la letteratura, il cinema, la musica e le arti figurative come finestre per osservare l’animo umano. Accogliamo e valorizziamo i suggerimenti delle altre tradizioni religiose. Rispettiamo le intuizioni degli umanisti e di chi non professa alcuna fede. Questi scorci di bontà concorrono tutti alla formazione della morale “cattolica” in un mondo variegato.
4) Riconoscere i fallimenti umani
La realtà dell’umana fallibilità – tutti commettiamo degli errori – ci costringe a ripensare da cima a fondo che rapporto avere con la riconciliazione, il perdono, l’assoluzione, il divorzio e la violenza, difficili problemi relazionali per i quali è fondamentale l’accompagnamento pastorale. Provvedere alla cura pastorale rimanendo radicati nella complessa realtà del nostro mondo fa parte della concezione odierna del ministero, ed è un diritto fondamentale di chiunque. Fare qualcosa di meno significa semplicemente non soddisfare le necessità della comunità.
5) Il ruolo dei cattolici nella discussione globale sull’etica sessuale
La ricca tradizione etica cattolica, in cui questo documento si inserisce, può essere molto utile, a livello globale, nel dibattito sull’etica sessuale. Il punto di vista cambia: dal chiederci “Cosa dice la gerarchia?” passiamo a chiederci “Quali doni portano le persone LGBTIQ+ al mondo e alla Chiesa?” e “Attraverso i racconti delle persone LGBTIQ+, cosa sta comunicando lo Spirito Santo alla comunità cattolica?”. Cosa succederebbe se cominciassimo a considerare le nostre storie personali come qualcosa che la Chiesa stessa dice? Si tratta di un’offerta fatta con umiltà, ed è con questo spirito che i teologi cattolici entrano nel dialogo, avendo molto da imparare e anche molto da dare.
Conclusione
Questo comitato offre le sue riflessioni come punto di partenza per la discussione, per chiarire e continuare ad arricchire la vita morale delle comunità. Il fatto stesso di coinvolgere l’altro, pur essendo magari in disaccordo, fa parte dell’essere protagonisti della nostra fede. Auspichiamo abbondanti benedizioni sul nostro contributo alla tradizione morale cattolica, e una rivoluzione di amore e giustizia.
Testo originale (PDF): Catholic Sexual Conversations in a Diverse Church