Imparare a camminare con le persone omosessuali. Le iniziative pastorali delle diocesi francesi
Documento di pastorale redatto da alcuni membri delle équipes diocesane francesi per la pastorale omosessuale insieme ai delegati alla pastorale famigliare e alle associazioni/gruppi di persone omosessuali cattolici ed inviato ai vescovi cattolici francesi pubblicato sul sito dell’associazione cristiana Réflexion et Partage (Francia) il 30 settembre 2018, terza parte, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
2.3 Mettere in comune le esperienze
Varie équipes diocesane (francesi di pastorale con le persone omosessuali) hanno cominciato a condividere le loro riflessioni ed esperienze nel corso di incontri comuni. Ad Angoulême, per esempio, già da tre anni persone provenienti da una decina di diocesi si incontrano quattro volte all’anno; a Nanterre si sono già tenuti due incontri nel 2017 e 2018, che hanno raccolto persone da diverse diocesi. In altre zone si potrebbe fare lo stesso: sono incontri essenziali per progredire insieme e riflettere sulle varie proposte.
“Sette anni fa nostra figlia Catherine ci ha confessato la sua omosessualità. Abbiamo accolto la notizia con tante lacrime e domande, ma il cuore e le braccia sono rimasti aperti e immutato il nostro rapporto. Un anno fa ci ha presentato la sua ragazza, Nadège. L’abbiamo accolta, certo, ma senza grandi entusiasmi. Tre mesi più tardi, ci hanno annunciato il loro matrimonio. Ci è crollato il mondo addosso! La nostra reazione è stata vivace… questo no, abbiamo detto! Il matrimonio, per noi, è un sacramento che unisce di fronte a Dio un uomo e una donna che vogliono fondare una famiglia…
“Ero sconvolta, e ho potuto aprirmi con molta sincerità al nostro parroco, che ha avuto un cuore aperto e orecchie attente e ha compreso i nostri sentimenti e il nostro desiderio di ritrovare la pace. Mi ha consigliato di contattare un gruppo per persone omosessuali e loro cari della diocesi di Grenoble. Dopo aver contattato la responsabile, sono stata invitata con mio marito all’incontro in programma: siamo stati accolti in maniera semplice e attenta e siamo stati ascoltati senza giudizi e con un atteggiamento positivo. Siamo tornati a casa tranquillizzati e felici di aver conosciuto un po’ meglio un mondo che ignoravamo. I nostri cuori si erano aperti a dei fratelli in Cristo.
“A quello sono seguiti molti incontri, ho rivisto il sacerdote e ho seguito il ritiro di Quaresima, in cui un’accompagnatrice ha camminato assieme a me. Tutta la nostra famiglia era presente al matrimonio: è stato un weekend di Pasqua lungo e unico, vissuto nella gioia, nell’amore e nella pace! Siamo felici di aver potuto fare questo cammino, grazie all’accoglienza del sacerdote e del gruppo, delle persone che abbiamo incontrato, e ne rendiamo grazie al Signore. Il cammino continua… [Mia figlia e sua moglie] vogliono costruire la loro storia nell’amore, e noi continueremo con la nostra, in famiglia e con i membri del gruppo, pregando perché la Chiesa accolga ciascuno e ciascuna dei suoi figli, in quanto amati da Dio!” (Madeleine)
“Abbiamo avuto buone reazioni ai nostri incontri: un papà che è riuscito a camminare con suo figlio e ad accettare di più la sua omosessualità; la collega omosessuale non credente di un membro dell’équipe, venuta per sostenerci e rimasta commossa da ciò che ha sentito; un compagno della mia comunità locale, venuto con sua moglie a due incontri e a cui si è aperto il cuore: si è sentito abbastanza a suo agio per tentare di introdurre l’argomento con una mamma del suo gruppo escursionistico, il cui figlio è omosessuale. Per questa mamma è stata una vera liberazione poterne parlare.” (Dalla diocesi di Créteil)
Le iniziative diocesane e quelle dei vari gruppi citati necessitano di collaborazione e dialogo, che non si possono mettere in campo se non a livello locale, in funzione delle specificità di ogni zona e dei gruppi e associazioni che vi operano. Queste proposte aprono dei sentieri diversificati, al servizio delle persone. Alcune persone si troveranno meglio all’interno delle iniziative diocesane, mentre altre preferiranno un gruppo: tra i due poli ci possono sempre essere delle convergenze. È bene che le proposte siano articolate e non dispersive, per essere sempre più vicine alle esigenze e ai desideri dei partecipanti.
Le testimonianze e le riflessioni contenute in questo documento costituiscono la eco del lavoro che da qualche anno si sta portando avanti nel mondo cattolico francese, in stretta sinergia con le persone omosessuali e anche con i membri delle loro famiglie, amici e amiche. Partecipano attivamente delle associazioni che già da molto tempo portavano avanti questo lavoro. Quest’opera si fonda su delle esperienze di fiducia reciproca ed è la messa in pratica di una pedagogia positiva, la quale è il segno di una decisa evoluzione. In luogo dell’esclusione delle persone omosessuali, a lungo praticata in ambito cattolico, ecco che oggi nascono molte iniziative di incontro e dialogo.
Da queste iniziative emerge una convinzione forte: le persone omosessuali sono figli e figlie di Dio chiamati a scoprire e praticare una autentica vita cristiana, la cui fonte è la misericordia di Cristo. Questa constatazione positiva, però, non deve far dimenticare un altro aspetto della situazione attuale: quella che chiamiamo omofobia, sempre presente nella nostra società, e che ispira atteggiamenti di disprezzo e rifiuto. Dobbiamo quindi riconoscere che le tracce e le convinzioni presenti in questo documento costituiscono solo una delle tappe: è urgente proseguire il cammino, che sappiamo essere incoraggiato da papa Francesco ogni volta che esprime la sua preoccupazione permanente: che i cristiani non cerchino di “riempirsi di nemici”, ma di manifestare la “potenza liberatrice e rinnovatrice” del Vangelo di Cristo (Esortazione apostolica Evangelii gaudium, n. 24).
2.5 Un cammino aperto e questioni da approfondire
È evidente che questo lavoro pastorale al servizio delle persone è ben lontano dall’essere terminato. Questo documento vuole essere in qualche modo un’istantanea della situazione che si vive nel 2018 in numerose diocesi francesi. Vogliamo invitare, con le parole di Laurent Lemoine, le diocesi e le comunità cristiane cattoliche a “raccomandare gesti, atteggiamenti e comportamenti precisi per mettere concretamente in atto una migliore accoglienza. […] Per certo sappiamo che l’approccio pastorale è la migliore soluzione, perché le persone omosessuali amano, pensano, soffrono, lavorano…” (1)
Il cammino può parere ancora lungo e arduo per quelle persone che vivono la tensione tra omosessualità e vita cristiana come fonte di sofferenza, ma è un cammino che speriamo si svolga nel dialogo, che nutre le nostre speranze e orienta il nostro impegno.
Restano ancora da esplorare molte piste pastorali e questioni in sospeso, tra cui:
– Il posto delle persone omosessuali nelle comunità cristiane: come rispettare il cammino dei loro membri e accompagnarli nell’integrazione delle persone omosessuali in quanto cristiani come tutti gli altri;
– Il riconoscimento dei doni e delle qualità: “Le persone omosessuali hanno doti e qualità da offrire alla comunità cristiana: siamo in grado di accogliere queste persone, garantendo loro uno spazio di fraternità nelle nostre comunità?”; (2)
– La questione teologica del significato simbolico che potrebbe essere riconosciuto alla vita coniugale tra persone dello stesso sesso e della testimonianza di vita cristiana che queste coppie potrebbero offrire;
– E cosa dire del rispetto per le persone transgender?
Vogliamo rendere grazie fin d’ora per tutte le iniziative a cui abbiamo accennato e per ciò che si vive nei gruppi, nelle diocesi e nelle associazioni, tutti segni vivi del cammino di noi tutti nella fede, al servizio delle persone omosessuali, delle loro famiglie, degli amici e delle amiche.
3. Tutti sono chiamati alla santità
Una domanda si pone per ogni cristiano: come accogliere a immagine di Cristo una persona che so diversa da me e la cui realtà di vita non coincide con la mia? Siamo tutti chiamati alla santità, come sottolinea papa Francesco nella sua esortazione Gaudete et exsultate (19 marzo 2018):
“Muniti di salutari mezzi di una tale abbondanza e di una tale grandezza, tutti i fedeli di ogni stato e condizione sono chiamati dal Signore, ognuno per la sua via, a una santità la cui perfezione è quella stessa del Padre celeste” (n. 10)
“Quello che conta è che ciascun credente discerna la propria strada e faccia emergere il meglio di sé, quanto di così personale Dio ha posto in lui (cfr 1 Cor 12,7) e non che si esaurisca cercando di imitare qualcosa che non è stato pensato per lui” (n. 11)
Lista dei firmatari:
– Catherine Gardies, delegata episcopale alla Pastorale famigliare per la diocesi di Charente Maritime
– Padre Michel Cottereau, Valérie Gendreau, Martine e François Chedebois, équipe pastorale per le persone omosessuali e i loro cari della diocesi di Charente Maritime
– Padre Denis Trinez e Colette Desmoulin, del gruppo diocesano Accueil et Parole di Angoulême
– Jacques e Françoise Dubois, delegati diocesani per la Pastorale famigliare di Angoulême
– Isabelle Parmentier, laica consacrata incaricata della missione nella diocesi di Poitiers
– Ghyslaine e Claude Bagault, membri del gruppo di genitori di figli omosessuali di Niort
– Gérald Jamin, animatore dei gruppi interdiocesani di Angoulême e Nanterre
– Bernard Ollivier, sacerdote responsabile dell’équipe, Brigitte Lesourn, Moïse Audiau, Jacqueline Hervé, Claude Besson, René e Annick Morantin, Wilfrid Martineau, membri dell’équipe S’accueillir della diocesi di Nantes
– Vincent Pointillart e Marie Claire Courtier, responsabili diocesani del gruppo Accueil et Parole della diocesi di Bordeaux
– Agnès Etienne, partecipante agli incontri per la diocesi di Luçon
– Eric e Cécile Tallon, ex delegati alla Pastorale famigliare della diocesi di Limoges
– Henry e Victoire Bruneau, soci del gruppo di riflessione di Limoges
– Marie Françoise Ferté, Isabelle e Benoît Carrouee, Claude Pillard e padre Luis Romero, dell’équipe della Pastorale omosessuale della diocesi di Évry-Corbeil-Essonnes
– François Leplat, delegato diocesano all’accoglienza e all’accompagnamento spirituale delle persone omosessuali e dei loro cari per la diocesi di Nanterre
– Monique de Belmont, Sandra Champie e padre Pierre Barrault, coanimatori del gruppo Accueil et partage della diocesi di Orléans
– Padre Jean-Michel Bouygues, Odile e Bruno Lenfant, (équipe in via di costituzione) della diocesi di Périgueux
– John Hennessy, sacerdote del gruppo Accueil et parole di Agen
– Bettina Cuvillier, responsabile diocesana per la Pastorale famigliare della diocesi di Agen
– Michel Anquetil e Michel Descamps, coanimatori del gruppo Oser Vivre en Vérité della diocesi di Lilla
– La Communion Béthanie
– L’associazione Devenir Un En Christ
– L’associazione Réflexion et Partage
– Alix, Nicolas, Norbert, membri o ex membri del comitato nazionale di David & Jonathan
Le associazioni
Communion Béthanie
Comunione e alleanza contemplativa, ecumenica, al servizio delle persone omosessuali e transgender, in collegamento con alcuni monasteri.
http://communionbethanie.blogspirit.com/ email: communion.bethanie@gmail.com
David & Jonathan
Associazione senza scopo di lucro, indipendente, composta da persone LGBT cristiane di varie confessioni e anche non cristiane, David & Jonathan vuole costituire un’interfaccia tra le Chiese e la società. Attraverso attività conviviali, spirituali e di solidarietà l’associazione auspica che ciascun* trovi un equilibrio nella sua vita.
http://www.davidetjonathan.com email: contact@davidetjonathan.com
Devenir Un En Christ
Associazione cattolica per persone omosessuali, genitori e parenti. Luogo di accoglienza e ascolto, di condivisione fraterna, di cammino spirituale, di preghiera assieme alla Chiesa, l’associazione vuole anche essere un trampolino per l’impegno in altre realtà sociali ed ecclesiali.
http://www.devenirunenchrist.net email: adevenirun.enchrist@noos.fr
Réflexion et partage
Associazione di cristiani che riunisce persone omosessuali e genitori di figli omosessuali. È un gruppo di riflessione il cui obiettivo è consentire alle comunità cristiane di considerare in modo diverso le persone omosessuali.
http://www.reflexion-partage.org email: contact@reflexion-partage.org
(1) Laurent Lemoine, Homosexualité. L’Église doit évoluer, Témoignage Chrétien, n° 3697, settembre 2016, p. 80 e 81.
(2) Sinodo sulla famiglia: “Relatio post disceptationem” del Relatore generale, Card. Péter Erdő, 13 ottobre 2014, n. 50
Testo originale (PDF): Homosexualité et vie chrétienne. De nombreuses initiatives diocésaines au service des personnes et de leurs familles