Il sogno di don David. Il Progetto Gionata si fa “Tenda” per l’inclusione delle persone LGBT e dei loro familiari
E strano come tutti i cammini del Progetto Gionata inizino sempre con un viaggio.
Era un caldo giugno di 11 anni fa quando, dopo un faticoso viaggio a Roma, mentre portavamo lo striscione dei cristiani LGBT al Pride, con alcuni amici si decise che bisognava custodire la speranza che era scaturita dalla prima edizione delle veglie per il superamento dell’omofobia, per aiutarla a dare frutto.
Nacque così, nel settembre 2007, il portale del Progetto Gionata per raccontare chi sono, cosa fanno e vivono i cristiani lgbt e i loro genitori… Da allora ogni incontro annuale dei volontari del Progetto Gionata ha fatto nascere qualcosa: nel novembre 2009 l’esigenza di far dialogare tra loro i gruppi di cristiani LGBT esistenti fece nascere la rete del FORUM ITALIANO; ma poi, visto che c’era bisogno di far incontrare realmente le persone si decise di organizzare il primo Forum dei cristiani LGBT ad Albano Laziale (26-28 marzo 2010); poi venne l’idea di realizzare i primi ebook gratuiti del Progetto Gionata (Marzo 2010); poi si decise di creare Gabriel Forum, la comunità online dei cristiani lgbt (novembre 2013), e Gabriel chat su Telegram ed infine le iniziative per i genitori con figli LGBT.
Ma ora inizia un nuovo viaggio, tra tutti il più impegnativo, per i volontari del Progetto Gionata.
Tutto è cominciato alcuni mesi fa, quando siamo stati contattati via email da Francesca, amica di una vita e esecutrice testamentaria di don David Esposito, un prete della diocesi di Fermo, nelle Marche, deceduto dopo due anni di lotta incessante contro il cancro.
Francesca aveva una richiesta che don David, prima di morire, le aveva chiesto di far giungere ai volontari del Progetto Gionata, ovvero voleva sollecitarli a fare nella realtà quello che già facevano da tempo nel web, ovvero Accoglienza, Formazione e Informazione.
Quando Francesca ci ha trasmesso la sollecitazione di don David ci siamo chiesti che senso avesse cominciare un nuovo cammino viste le tante, troppe, iniziative già in essere. E’ stata brava la Francesca che, testardamente, come la vedova importuna della parabola evangelica (Lc 18, 1-8), non ha mai cessato di bussare e di chiedere che goi fosse data una risposta.
Don David, prete in una piccolissima frazione montana ed innamorato della sua piccolissima parrocchia, aveva scoperto il Progetto Gionata casualmente mentre navigava in internet, mentre era già ricoverato in ospedale, e ne era stato profondamente colpito. Non faceva che ripetere alla sua amica Francesca, che lo assisteva in quei mesi, “trova questi ragazzi, digli che stanno facendo tanto e aiutali” a fare ciò che già fanno, ma nella realtà.
Don David, racconta la Francesca, pur avendo vissuto in una piccola realtà, aveva sicuramente conosciuto persone omosessuali e i loro genitori, forse aveva scoperto così di non sapere bene cosa dire o come fare per accompagnarli, forse aveva fatto anche dei disastri con loro. Anche per questo era giunto alla conclusione che bisognava fare qualcosa di concreto, perché le persone LGBT e i loro genitori non si sentissero più estranei nella loro chiesa.
Davanti a questo suo pressante invito inizialmente, noi volontari del Progetto Gionata, abbiamo scosso la testa. Ma don David non ci chiedeva forse troppo? Come si fa a creare un’associazione cristiana che fa nel quotidiano ACCOGLIENZA, FORMAZIONE e INFORMAZIONE nelle nostre comunità di fede su questi temi? Come si fa a far dialogare i cristiani LGBT, i loro genitori e gli operatori pastorali? Come si fa ad accompagnare una pastorale inclusiva nelle nostre comunità cristiane?
In questi mesi ne abbiamo discusso tanto tra noi, anche con l’aiuto di tanti amici, genitori, pastori e religiose. Abbiamo compreso che forse non c’è un’unica risposta; che la sfida che ha voluto darci don David è impegnativa per tutti. Una sfida che vale sicuramente la pena di essere percorsa, ma con l’aiuto di tutti coloro che credono nell’importanza di questo nuovo cammino.
Da oggi comincia inizia perciò il cammino dell’associazione di volontariato cristiano LA TENDA DI GIONATA che raccoglierà concretamente questa sfida. A ognuno di voi chiediamo idee e suggerimenti, sostegno e vicinanza, per percorrere insieme questa strada inedita.
Non sappiamo ancora dove questo cammino ci porterà. Certo sei mesi fa nessuno di noi immaginava di percorrerlo, eppure ora siamo qui, insieme a voi, su questa nuova strada. Il tempo ci dirà se aveva ragione don David nel sognarlo.
Intanto grazie al legato testamentario di don David abbiamo potuto finalmente stampare il libretto di 38 pagine, tutto a colori, intitolato “Genitori fortunati. Vivere da credenti l’omosessualitá dei figli” (in alto la copertina), che raccoglierà per la prima volta le voci dei nostri genitori cattolici con figli LGBT. Un libretto che vuol essere un ponte di testimonianze che vogliamo lanciare nel mare, quanto mai agitato della nostra chiesa, come fosse un messaggio in una bottiglia,
Gli amici di don David, la sera di venerdì 5 ottobre 2018, verranno appositamente dalle Marche ad Albano Laziale al Forum dei cristiani LGBT 2018 per donarlo a tutti i 180 partecipanti lì presenti.
Ma perché la voce dei genitori cattolici e il sogno di don David giunga nelle nostre comunità come Tenda di Gionata lo invieremo gratuitamente a tutti i nostri nuovi soci ed anche alle persone e alle associazioni che ce ne faranno richiesta (chiederemo solo il rimborso delle spese postali, la versione ebook sarà scaricabile sempre gratuitamente).
Da oggi il cammino del Progetto Gionata cambia ancora una volta, ora si fa “Tenda che accoglie tutti” e va nel mondo reale. Sul come sarà questo nuovo cammino, siamo sicuri che lo scopriremo percorrendolo insieme. Un abbraccio forte forte da tutti noi.
Le volontarie e i Volontari del Progetto Gionata e dell’associazione La Tenda di Gionata
Infoweb https://www.gionata.org/tendadigionata/ – Email: tendadigionata@gmail.com
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