Donne che amano donne. La sposa
Riflessioni di Anita Cadonau-Huseby tratte da clgs.org* (Stati Uniti) del 1 gennaio 2002, liberamente tradotte da Giacomo Tessaro
Man mano che il giorno del matrimonio si avvicina qualsiasi sposa trabocca di felicità ed eccitazione e vuole condividere tutto questo con il mondo e io non sono diversa da chiunque veda avvicinarsi il grande giorno. Sono innamorata di Dana e voglio urlarlo a chiunque possa udirmi e scriverlo in cielo per chi non può ! La amo e lei ama me e Dio sta facendo qualcosa di stupefacente nelle nostre vite!
Voglio raccontarvi la nostra storia anche per un motivo molto più importante, per offrirvi speranza, se è la speranza è quello che state cercando, la speranza che magari un giorno voi chiuse nello sgabuzzino possiate uscire alla luce e vivere la vita pienamente e liberamente.
Un po’ più di sei anni fa vivevo con il segreto di essere lesbica e non avreste mai potuto convincermi che un giorno mi sarei innamorata di una donna e che l’avrei sposata in chiesa circondata da decine e decine di amici e anche alcuni membri della mia famiglia. Avrei pensato che questo sogno fosse impossibile e che foste ammattiti.
Il viaggio tra lì e qui non è sempre stato facile. Ho perso alcuni cari amici, amici che amavo. Ci sono stati periodi di forte conflitto e distanza tra me e la mia famiglia. Si sono chiuse le porte al ministero.
Dovetti far fronte alla schiacciante realtà che improvvisamente c’erano persone al mondo, che non mi conoscevano neppure, che mi odiavano semplicemente perché ero lesbica. A volte il dolore emotivo sembrava insopportabile e paura e ansia minacciavano di spezzarmi. Nel Salmo 30 il Salmista ha scritto “La sera ci accompagna il pianto; ma la mattina viene la gioia” e dopo una lunga notte nella mia vita la gioia è tornata, brillando in maniera tale come mai l’avevo conosciuta.
Ho stretto amicizie nuove e significative. Anche se il rapporto tra la mia famiglia e me era cambiato per sempre, l’amore rimane sicuro e saldo. Le opportunità per il mio ministero abbondano e ho scoperto un intero mondo di persone, sia dentro sia fuori la chiesa, che apprezzano e sostengono la diversità nella creazione di Dio e nell’umanità. A 43 anni ho incontrato Dana, mi sono innamorata e il resto è storia… futuro.
Così, questa è la mia storia. Prego che troviate in essa della speranza per la vostra vita se ancora vi trovate a lottare nella notte. Fino a che Dio rimarrà Dio ci sarà speranza per voi; la mattina viene la gioia. Preparatevi a un’alba di gloria !
* CLGS è la sigla del Center for Lesbian and Gay Studies in Religion and Ministry, istituito presso la Pacific School of Religion a Berkeley, in California (Stati Uniti) nell’autunno del 2000. Il Centro ha il compito di favorire ‘il benessere delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender e per trasformare le comunità di fede e il resto della società assumendo un ruolo guida nel definire un nuovo discorso pubblico sulla religione e la sessualità attraverso l’educazione, la ricerca, costruzione di comunità e di advocacy”. Il suo sito web è http://www.clgs.org/
Testo originale: Notes from a Bride