Due gruppi di gay cattolici sono stati accolti all’udienza papale in Vaticano
Articolo dell’Associated Press* pubblicato sul sito del Washington Post il 18 febbraio 2015, liberamente tradotto da Alberto
Citta’ del Vaticano – Il Vaticano ha compiuto un gesto mai fatto prima riservando alcuni posti ai gruppi di gay credenti degli Stati Uniti e dell’Inghilterra durante l’udienza generale di ieri (ndr 17 febbraio). Tuttavia, i pellegrini di New Ways’ Ministry sono stati identicati nella lista del Vaticano come un semplice gruppo laico “accompagnato da una consorella di Loretto” (Suor Gramick ndr). Non sono stati neanche annunciati. Quando il Monsignore di protocollo ha letto i nomi di tutti i gruppi presenti in piazza San Pietro, non ha citato New Ways Ministry, e neppure papa Francesco lo ha fatto. Nonostante ciò, i pellegrini sono contenti di aver ricevuto l’invito a partecipare niente meno che da Monsignor Gaenswein, il prefetto della casa pontificia, il più stretto collaboratore per molti anni di Papa Benedetto XVI.
Nel 1999, quando Benedetto era ancora cardinal e dirigeva la Congregazione per la Dottrina della Fede, il vecchio ufficio della Santa Inquisizione, proibì permanentemente ai fondatori di New Ways’ Ministry, Suor Jeannine Gramick e al Reverendo Robert Nugent, di continuare a servire la comunità gay perché’ non aderivano sufficientemente al magistero della Chiesa riguardo al “male intrinseco” degli atti omosessuali. Padre Nugent accettò la direttiva vaticana ed mori’ un anno fa. suor Gramick ha continuato il suo ministero (con le persone LGBT), cambiando ordine religioso e diventando sorella di Loretto, ed ora sta accompagnando il suo gruppo nel suo pellegrinaggio a Roma.
“Papa Francesco mi da’ speranza”, ha dichiarato Gramick all’Associated Press “Per me, e’ un esempio della volontà di portare al centro coloro che sono alle frontiere della Chiesa”. Il Direttore esecutivo di New Ways’ Ministry, Francis DeBernardo, ha dichiarato che la sua organizzazione aveva già provato a iscriversi per le udienze generali già durante sotto il pontificato di Benedetto XVI e di Giovanni Paolo II e che le richieste erano state puntualmente rigettate.
Questa volta, il nunzio a Washington e l’Arcivescovo di San Francisco hanno inoltrato la richiesta di New Ways al Vaticano, a testimonianza che la chiamata di Francesco ad aprire le vedute della Chiesa hanno attecchito anche presso le chiese locali. “Non siamo stati annunciate ufficialmente, ma sento che ci siamo molto, molto vicini” ha concluso DeBernardo.
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* Con il contributo di Daniela Petroff
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Testo originale: Gay Catholics get Vatican welcome, but no papal shout-out