Gesù stava in preghiera, e il cielo si aprì (Luca 3:15-16.21-22)
Riflessioni di don Fabio
“Gesù stava in preghiera, e il cielo si aprì. Bellissima questa dinamica causa-effetto. Gesù sta in preghiera, e la meravigliosa risposta di Dio è di aprire il cielo.” (Ermes Ronchi)
Luca 3:15-16.21-22: “E Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì […] e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».”
Se riuscissimo ad imitare Gesù nella preghiera, ma di quella preghiera fatta di silenzio e di ascolto e non di un fiume di parole, di formule, di rosari, di libretti, ecc. ecc., permetteremmo a Dio di parlare al nostro cuore, e solo allora anche noi faremo la stessa esperienza di Gesù… Anche noi avremo la sensazione che il cuore ci si spacchi, che si apra una breccia nel nostro cuore come se ci stesse scoppiando, sentiremo il battito del cuore in gola. Una gioia incontenibile, che scoppia in lacrime… ma lacrime di gioia.
L’amore che Dio ha per noi è amore carnale, è amore che coinvolge ogni singola cellula del nostro corpo. È amore vero! Solo chi ha fatto l’esperienza di essere innamorato e sentirsi amato sa di cosa sto parlando!
Auguro a tutti di poter fare, almeno una volta nella vita, questa esperienza: innamorarsi e sentirsi amati!
Con affetto Fabio!