È possibile essere cristiani e omosessuali?
Testo pubblicato sul sito di Devenir Un En Christ, associazione cattolica francese per cristiani omosessuali, libera traduzione di Giuliano e Giovanna del gruppo Davide di Parma
Essere cristiani vuol dire riconoscere che si è amati da Dio e voler diventare discepoli di Gesù indipendentemente dal proprio orientamento sessuale e del proprio stato di vita. È intraprendere un cammino di vita, di felicità, tutto da scoprire e durante il quale si sa di essere accompagnati.
Non c’è altra condizione per essere cristiani che voler seguire Gesù, mettendosi all’ascolto della sua parola e accettando di lasciarlo entrare nella propria vita. Dio si interessa a chiunque, qualunque sia la sua storia, la sua vita, i suoi limiti, i suoi talenti…
A ognuno dice: « tu sei prezioso ai miei occhi e io ti amo» (Isaia 43,4). Essere cristiani vuole anche dire camminare insieme con altri credenti, come popolo di Dio, che è la Chiesa. Non c’è nessuna vita cristiana che sia isolata. Questa appartenenza alla Chiesa può essere difficile quando le sue posizioni sulla omosessualità sono in contraddizione con ciò che la nostra coscienza ritiene giusto.
Questa tensione non significa che ci sia incompatibilità tra l’essere cristiani e l’essere omosessuali. È un invito alla persona omosessuale a cercare, da solo o con altri, il perché della sua adesione a Cristo nonostante ciò che a lui sembra incomprensibile.
E’ anche un invito alla Chiesa perché si interroghi sulla sua capacità di accogliere l’altro chiunque egli sia. Al di là delle incomprensioni bisogna sempre ricordare che tutti noi siamo persone in ricerca.
Testo originale: Est-il possible d’être chrétien et homosexuel?