“E’ una questione d’amore”. Scoprisi gay e cristiano tra i banchi di scuola
Recensione di Marco del gruppo Kairos di Firenze
«Non puoi essere omosessuale e contemporaneamente cristiano è assurdo.» [1] Se ti riconosci in tale affermazione, sei il lettore perfetto di questa storia! Pablo (il protagonista) è un cristiano che vive l’attrazione erotica verso persone del suo stesso sesso come un vizio, una disgrazia, una malattia che sicuramente Gesù deve cambiare. É questa la Sua volontà? Ecco la domanda architrave del racconto.
Vissuto in una città americana conservatrice dove l’egemonia del buon senso spetta alla Chiesa … Pablo interpreta la parte del bravo cristiano. Frequenta il gruppo biblico della scuola, canta nel coro della sua chiesa, prega costantemente Gesù nel suo cuore. La sua storia ci racconta le ansie, le diffidenze e le paure di un ragazzo cristiano che sente il suo corpo fuori dai binari dell’eterosessualità, lo punisce tutte le volte che deraglia frustandolo con un braccialetto di gomma con la scritta CHE COSA FAREBBE GESÚ AL MIO POSTO.
C’è anche la God box[2] che è la cassetta dove Pablo mette le sue preghiere «Caro Signore, Ti prego, toglimi questi sentimenti.» [3] indice della forte contraddizione che sente tra la sua identità e quello che pensa sia la volontà di Dio. Questa cassetta, sintesi del contrasto che anima la vita del protagonista, è misura dello stato di repressione volontaria in cui si trova. Pablo ci ha messo tutto il suo impegno per correggere la sua condizione. Ha persino una fidanzata ufficiale, Angie … ma l’amore non può nascere da uno sforzo di volontà.
Quando Manuel, un ragazzo apertamente gay e cristiano, arriva nella sua scuola e chiede di partecipare al gruppo biblico comincia il dramma. Il coraggio e la disinvoltura di Manuel mettono in imbarazzo Pablo e alcuni suoi compagni omofobi ma Angie e una sua amica convincono Pablo ad accogliere questo nuovo compagno, mosse da compassione evangelica.
Nonostante la voglia di nascondersi di Pablo, Manuel sembra capirne l’orientamento sessuale fin dal primo incontro. È un segreto alla luce del sole. È un insieme di sensazioni che non possono essere imbrigliate e si focalizzano tutte sul nuovo arrivato. In Pablo il desiderio per Manuel lotta per uscire dal rifugio del diniego. È un desiderio alimentato anche dalla vista della felicità dello stesso Manuel che vive la sua omosessualità in sintonia con la fede. Soltanto un evento non previsto spingerà il protagonista lo metterà davanti alla scelta: se far morire l’amore per Manuel strozzato da una corda di divieti categorici e paure, oppure dissipare le bugie che gli hanno fin qui impedito di amare.
Sembra quasi che Gesù abbia ascoltato le richieste inserite nella cassetta e vi abbia risposto donando a Pablo l’opportunità di essere finalmente capace di amore, capace di vita divina. Qual è, allora, la volontà di Dio, che Pablo desidera tanto fare?
Nel libro le letture integraliste e letterali della bibbia appaiono insufficienti perché un cristiano cerchi la volontà di Dio. Sono espressione di una conoscenza superficiale della bibbia che cade in molte contraddizioni, frutto d’ignoranza e pigrizia intellettuale, oltre a mostrare indifferenza per la vita di ogni persona. Dalla storia di Pablo si deduce che la volontà di Dio si capisce, piuttosto, nell’amore di cui l’uomo è capace.
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[1] A pag.11 È la sentenza con cui esordisce Elisabeth, una componente del gruppo biblico che frequenta Pablo, appena conosce Manuel il ragazzo gay nuovo arrivato della scuola.
[2] The God box è Il titolo originale del racconto
[3] pag.44
Alex Sanchez, È una questione d’amore, Editore, Playground, Pagine 184
Alex Sanchez (1957). Autore della fortunata trilogia liceale (Rainbow Boys, Rainbow High, Rainbow Road) edita in Italia da Playground. Ha pubblicato anche Carlos e Sal (2007) e È una questione d’amore (2009). Ha vinto un’edizione dei prestigiosi Lambda Literary Awards.