The scandalous resurrection of a Nazareno Drag King
Reflections by Fabio Trimigno della Zaccheo Network, Christians LGBT+ from Puglia
The cross does not save, he wrote Robert E. Shore-Goss, and we continue to glorify the suffering of the Nazarene, as if to glorify the suffering of transgender people and any other discriminated minority.
The majority chooses Barabbas, bringing the Nazarene to death. The same majority chooses to see humanity only from an angle, crucifying all the other nuances of the human person.
So why do we celebrate Easter if we brutally continue to humiliate, torture and crucify new Jesus of Nazareth?
Many homosexual and transsexual people, who have been victims of violence, still wonder today if in that death sentence the Nazarene has not also been sexually abused.
Crucifixion served to erase the social memory of a human being and, according to Roman tradition, the criminals were completely naked crucified.
The sexual humiliation of the Nazarene was so scandalous, for our Church, that we have even covered it, hiding the genitals of Jesus on our crucifixes and in our iconography. Twice raped: before and after death.
Gesù era considerato un criminale e come tale fu denudato, fustigato, svergognato ed infine esposto: “Ecce homo”, ecco l’uomo debole, ecco il maschio fallito davanti ad un imperatore violento che lo fa vestire con una corona di spine e una veste regale di porpora. Chi è Gesù se non letteralmente un Drag King?
Il Nazareno si trans-forma in una parodia in carne ed ossa della violenza esposta in una “via crucis”: la mascolinità patriarcale crocifigge la mascolinità fallita di un Drag King Nazareth.
E proprio quell’uomo fallito, proprio quell’uomo debole trans-sustanzia, è la crocifissione stessa.
Il Nazareno travestito crea una dimensione umana in cui nessuno è escluso, perché luogo e genere vengono trans-formati: in Lui c’è posto per ogni donna e per ogni uomo, per ogni persona gialla o nera, per ogni vecchio o bambino …
Ci sono donne e uomini transgender che trans-sustanziano giorno dopo giorno la loro dimensione corporea per edificarla al meglio in un nuovo tempio per la loro anima.
La Pasqua è in ogni essere umano. La “Pesach” (il passaggio) è una promessa per ogni essere umano, nessuno escluso.
La Resurrezione sta nella complessità dei corpi, nelle loro infinite sfumature. Lo scandalo della nostra Chiesa è che i nostri corpi parlano soprattutto da nudi, e Dio, che lo si voglia o no, parla attraverso di loro.
Cristo è risorto lasciando i teli nel sepolcro: il Nazareno è risorto nudo.
Auguri di Buona Pasqua.