Erano come pecore senza pastore (Marco 6,30-34)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Tante volte sentiamo e diciamo la frase “mi capisci?” Il verbo capire, etimologicamente, significa contenere. Contenere una vita, custodirla, prenderla dentro di sé, per poi curarla e custodirla implica la necessità di attimi di pausa e silenzio. Di attesa trepida. Non possiamo bere un calice prima che sia riempito. Dobbiamo attendere che sia colmo.
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Dal Vangelo secondo Marco
Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un pò». Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare. Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero. Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
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* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.