Erano infatti pescatori (Matteo 4:18-22)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
L’incontro con Gesù non rivoluziona le nostre vite, ma le espone al massimo grado della loro verità. Le reti che lasciamo non sono quelle della nostra reale identità, ma le corazze, le catene, le difese che a volte usiamo per difenderci da noi stessi e dagli altri, per dimostrare chi siamo. Ma con Gesù non abbiamo bisogno di difese: dobbiamo solo essere noi stessi e volere stare con Lui.
Dal Vangelo secondo Matteo 4:18-22
In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.