Essere “brave persone”, ma senza misericordia
Riflessioni di Thomas Lofaro, presidente di LGBT+ Catholics Westminster Pastoral Council* (Gran Bretagna), liberamente tradotte da Innocenzo Pontillo
Cari amici, attendevo con impazienza la fine del lock down e il ritorno alla normalità. Sfortunatamente, questa non sembra giungere. Con l’aumento dei contagiati da Covid, sembra che stare insieme a distanza sarà un modo con cui dovremo convivere per un bel po’ di tempo.
Una lettura del Vangelo di questa settimana (Luca 10: 25-37) è stata quella del Buon Samaritano che parla di un uomo aggredito, picchiato e lasciato quasi morto in una strada poco frequentata. Passano di lì un sacerdote e un Levita (ndt il custode della tradizione religiosa d’Israele). Due bravi uomini. Entrambi lo vedono, ma nessuno dei due si ferma, né gli offre aiuto. Nessuno dei due sembrava avere pietà di lui. Chissà perché?
Se immaginiamo noi stessi (membri della comunità LGBT+) come quell’uomo ferito, possiamo richiamare alla mente tante persone “buone” che abbiamo incontrato nel corso della nostra vita o nella Chiesa che si sono rifiutate di “vedere” la nostra sofferenza.
È confortante sapere che Gesù alludeva al rischio della cecità della sua Chiesa. Aveva previsto la nostra sofferenza prima che nascessimo e che la sua morte e risurrezione sarevbbero avvenute per superare anche questa sofferenza.
Perciò vi invito a pregare per i nostri pastori, affinché non siano ciechi al dolore delle loro pecore – e vi incoraggio anche a riflettere su quelle situazioni in cui potreste essere voi quel sacerdote o quel levita – ovvero brave persone, ma ciechi sulla difficile situazione vissuta dagli altri.
* LGBT+ Catholics Westminster Pastoral Council accompagna i bisogni pastorali e sacramentali di lesbiche, gay, bisessuali, trans cattolici, dei loro genitori e delle loro famiglie. Partecipa alle messe serali della 2a e 4a domenica sera presso la Chiesa dell’Immacolata Concezione di Farm Street (Londra) e collabora con l’Arcidiocesi di Westminster nella cura pastorale dei cattolici LGBT, dei loro genitori e delle loro famiglie.
Testo originale: Good people, but blind to the plight of others