Essere chiamati da Gesù, fidarsi di Lui (Matteo 4:18-22)
Riflessioni di don Fabio
“‘Abbiamo trovato il Messia’, disse Andrea a suo fratello Pietro, e lo condusse da Gesù” (cfr. Giovanni 1:41)
Matteo 4:18-22: “Mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare”.
Oggi è la festa di sant’Andrea apostolo. Dai testi biblici non ricaviamo tante notizie sul suo conto, se non il fatto che fosse fratello di Pietro e che, secondo il racconto dell’evangelista Matteo, fu tra i primi discepoli chiamati da Gesù.
Due sono le cose che mi piace sottolineare di questo brano. La prima riguarda l’incontro con Gesù che avviene nella quotidianità, nella semplicità della vita, nelle cose che facciamo tutti i giorni, forse anche quando, delusi o scoraggiati, “rassettiamo le nostre reti” per il nostro fallimento.
La seconda cosa che volevo sottolineare è la sequela. Ogni chiamata, ogni incontro con il Signore presuppone un fidarsi e un mettersi dietro a Lui. Non siamo noi i “maestri”, non siamo noi a decidere chi chiamare e chi no. Come Andrea, ma come anche tutti gli altri apostoli e discepoli, siamo chiamati e invitati da Gesù ad essere testimoni di un incontro, che quanto più sarà stato vero e profondo per noi, tanto più saremo capaci di viverlo… in continua crescita e sequela dell’unico Maestro.
Con affetto, Fabio!