Essere cristiani è uno stile di vita, un impegno, un cammino, non un’etichetta! (Luca 12:39-48)
Riflessioni di don Fabio
Luca 12:39-48: “Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche”.
Nella vita di fede non basta avere tutti i “bollini” a posto, cioè aver fatto il Battesimo, la Prima Comunione, la Cresima, essere sposati in Chiesa, essere preti, suore, laici impegnati… per avere la garanzia della “salvezza”. Anzi!
Il Vangelo di oggi ci mette in guardia dal sentirci già “arrivati” per il solo fatto di essere cristiani. Più conosciamo il Vangelo più “crediamo” di essere avanti in un cammino di fede, e più grande è la nostra responsabilità nel viverla, questa fede. Diceva san Giovanni della Croce: “Alla fine della sera, saremo giudicati solo sull’amore”.
Con affetto, Fabio!