Essere gay in Algeria. Quando l’omofobia è rivolta verso se stessi
Testimonianza di Ali Salem tratta da Kelma.org dell’ottobre 2001, liberamente tradotta da Lavinia Capogna
Sono un ragazzo algerino che ha quasi tutto nella vita per essere completamente rigoglioso e totalmente felice eccetto che per la mia omosessualità, perché vivendo in Algeria non mi è permessa.
Perché c’é una parte della mia personalità che non può esprimersi liberamente e deve essere nascosta per paura della società che altrimnenti mi giudicherebbe e mi rifiuterebbe per sempre.
Dal momento che vivo in questa società e che mi relaziono con essa devo seguirla e recitare, davanti a tutti, come un perfetto etero. Sfortunatamente la maggior parte dei gay algerini e maghrebini (1) vivono lo stesso calvario.
Per ora riconoscere l’omosessualità in Algeria è un sogno impossibile da realizzare, soprattutto in una società come la nostra araba e musulmana.
La società algerina è rimasta molto conservatrice nonostante i progressi che ha compiuto e gli algerini, giovani o vecchi, e soprattutto gli abitanti di Algeri, hanno un complesso di mascolinità o di inferiorità. Per loro l’andatura artificiosa, il loro modo molto volgare di parlare o il comportamento aggressivo sarebbero una prova per mostrare che sono dei veri uomini.
Credere che essere un volgare maschilista, che da mattina a sera tratta i gay da sporchi finocchi, da prostitute o da stronzi, per essere un uomo è un idea veramente idiota e da cretini!
Ciò che mi amareggia di più è che una parte dei gay algerini si comporta allo stesso modo e questo ostacola l’evolversi della nostra società e impedisce d’insegnare nelle coscienze la tanto ricercata tolleranza.
Così un giovane gay che incomincia a scoprire la vita e cerca di assumere pienamente la sua differenza, si scontra davanti a questi ostacoli e si trova ad un bivio. Prendere la via di volgare maschilista per sopravvivere e far credere a tutti che si è etero come gli algerini, ed è purtroppo la via scelta dalla maggioranza dei nostri omosessuali.
Se egli esprime liberamente il proprio orientamento si è ripudiati per sempre dalla società. Questa via è scelta da pochi e fuggire dal paese è l’unico modo per trovare una soluzione.
Credere che l’omosessualità sia una scelta è FALSO!!! (2) Non si sceglie di essere gay. L’orientamento sessuale non è una scelta e la scienza non ha ancora saputo dimostrare il contrario.
Dunque dire che non si tollera l’omosessualità è come essere razzista, sessista, estremista… Noi dobbiamo essere dei risoluti combattenti per la tolleranza. Se si inculca questa coscienza nella nostra società si potrà un giorno far accettare l’omosessualità nel nostro paese.
Ma per incominciare devono essere fatti degli sforzi, incominciando da noi stessi. Bisogna si sia noi stessi tolleranti verso gli altri e avere delle opinioni nostre e una personalità (e non imitare quei volgari maschilisti) ed in seguito diffondere la coscienza e la cultura della tolleranza negli altri.
1) Ndr. Maghreb:termine che si riferisce ai paesi arabi del nord Africa del Sahara occidentale: Marocco, Algeria, Tunisia e da cui deriva maghrebino
cioè abitante di questi tre paesi.
(2) Ndr. La parola è in caratteri maiuscoli nel testo originale.
Testo originale
Gays en Algérie.L’homophobie retournée contre soi di Ali Salem
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