Essere studenti gay e cristiani in Africa
Testo tratto da Christianity and homosexuality : contradictory or complementary? a qualitative study of the experiences of Christian homosexual university students, scritto da S. Nkosi e F. Masson e apparso sul South African Journal of Higher Education, Volume 31, Numero 4, 2017, pp.73-74, pubblicato sul sito GayChristianAfrica l’11 novembre 2019, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
(In Africa anche) chi studia all’università può incontrare molte difficoltà, non solo sul piano accademico, ma anche nella sua ricerca di un’identità e di uno scopo nella vita. Secondo Sakin Ozen, Ercan, Irgil e Sigirli, (2010, 127), i giovani universitari possono incontrare problemi psicologici, in quanto sono spesso sensibili alle differenze e ai conflitti intrapersonali, interpersonali e socioculturali, soprattutto coloro che si trovano in una fase di apertura al cambiamento.
[…] Per gli studenti cristiani non eteronormativi il percorso verso l’accettazione di se stessi e l’accettazione (o la mancanza di accettazione) da parte di chi condivide la loro fede può essere un processo complicato, un cammino spesso tumultuoso, che può avere diversi effetti negativi sui risultati accademici e va indagato a fondo per capire meglio e promuovere la consapevolezza delle difficoltà che questi studenti possono incontrare.
Tradizionalmente, la religione cristiana promuove l’eterosessualità, e non favorisce l’accettazione dell’omosessualità e della bisessualità. Il dibattito per decidere se l’omosessualità sia un atto peccaminoso agli occhi di Dio va avanti da secoli, e nel prossimo futuro non accenna a profilarsi una soluzione definitiva.
Questi due aspetti accoppiati [omosessualità e fede cristiana] hanno spesso prodotto conflitti nelle persone omosessuali che sono cristiani praticanti (Rodriguez e Ouellette 2000, 333). Anche se alcuni potrebbero vedere una contraddizione nel fatto di essere omosessuali cristiani, molti pensano che nessuno dei due aspetti debba essere abbandonato.
La decisione presa da molte persone cristiane di continuare a praticare sia la fede cristiana che l’omosessualità solleva reazioni diversificate da parte delle Chiese e degli altri cristiani, che vanno dall’ostilità alla solidarietà, dalla discriminazione all’accettazione, dal rifiuto all’accoglienza. Tra tanta negatività, ci sono anche reazioni positive, ma va notato che quelle negative sono assolutamente prevalenti nelle Chiese e tra i cristiani dei Sudafrica, e questa opposizione ha pesato su quelle persone cristiane che non si adattano all’eterosessualità.
Il dibattito continua, e nel mentre le persone omosessuali cristiane continuano a cercare un punto di equilibrio e un modo di unire questi due aspetti molto importanti della loro vita, ma può essere un processo molto difficile e complicato.
In particolare, per l’individuo omosessuale svelare la propria identità agli altri, affrontare i loro pregiudizi, e partecipare alle attività sociali LGBT costituiscono aspetti essenziali del processo di integrazione (Rosario, Schrimshaw e Hunter 2011, 5).
I problemi di intimità e di identità sono tipici dello stadio di sviluppo della maggior parte degli studenti universitari, che si trovano nella fase della fine dell’adolescenza (18-24 anni) (Newman e Newman 1999, 348). Le tensioni tra la fede religiosa e l’orientamento sessuale possono inoltre avere un forte impatto sugli studi e sulla capacità di dispiegare il proprio potenziale, senza parlare degli effetti sul benessere. […] Essendo la sessualità e la religione argomenti piuttosto delicati, spesso si evita di parlarne.
La teoria dell’identità sociale
La teoria dell’identità sociale afferma che le persone, per poter capire meglio se stesse, hanno bisogno di sapere a quali gruppi appartengono (in- groups) e a quali non appartengono (out-groups). […] Per gli studenti omosessuali e bisessuali, e che si identificano con la fede cristiana, questo processo di determinazione dell’identità sociale può essere complicato, in quanto molti settori della comunità cristiana accettano solamente i comportamenti eteronormativi. Inoltre molte culture, in particolare quelle africane, non accettano assolutamente l’omosessualità e/o la bisessualità.
Testo originale: The experiences of Christian homosexual university students en Africa
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