EuroForum LGBT 2018. Un’esperienza di incontro e dialogo per i cristiani LGBT
Testimonianza di Mattia del Progetto Giovani cristiani LGBT
Dal 9 al 13 maggio si è svolto ad Albano Laziale (RM) la 37ma edizione del Forum Europeo Cristiani LGBT. Io ho partecipato come volontario e come rappresentante, assieme a qualche altro giovane, del Progetto Giovani LGBT.
Un raduno internazionale
Sono giunti al Forum Europeo 2018 giovani LGBT da oltre 25 paesi europei: dalla Polonia, Russia, Olanda, dalla Francia, Spagna, Germania che si sono trovati ad Albano Laziale (Roma), dal 9 al 13 maggio, per confrontarsi sui loro desideri e speranze in relazione alla capacità delle chiese cristiane di accoglierli e di valorizzare il loro contributo. Si sono confrontati all’interno della Conferenza annuale dello European Forum of LGBT Christians, organizzata in collaborazione con Cammini di Speranza e REFO (Rete Evangelica Fede e Omosessualità) per capire come poter essere accolti nella chiesa in una pastorale inclusiva anche alle persone LGBT e conoscere le realtà LGBT cristiane degli altri paesi europei.
Il Forum europeo dei gruppi cristiani LGBT è un’associazione ecumenica di gruppi cristiani LGBT presenti in Europa e ha come obiettivo raggiungere l’uguaglianza e l’inclusione per le persone LGBT+ all’interno e attraverso le chiese cristiane e altri organismi religiosi e organizzazioni multilaterali. Con circa 40 gruppi membri provenienti da più di 20 paesi in Europa, il Forum europeo lavora per la libertà di religione per le persone LGBT, per i diritti umani, per la dignità delle persone LGBT e per un discorso affermativo sulla sessualità umana.
Il tipo di atmosfera è stata simile agli altri forum Italiani, ma al tempo stesso era diversa, c’è inoltre un buon gruppo di giovani da tantissimi paesi. Durante il forum si sono svolte diversi workshop in contemporanea “for men, women, trans and youth“. I workshop proposti dai giovani sono stati molto interessanti:
il primo, organizzato dai giovani polacchi, è stato con attività di conoscenza e di confronto sulle realtà LGBT locali nei vari paesi di provenienza. Io purtroppo, mi sono reso conto, che quel poco di inglese scolastico che conoscevo era molto “arrugginito” ed ho fatto molta fatica a capire e a relazionarmi.
Anche la seconda giornata al Forum è stata molto carica. Di mattina abbiamo posizionato le nostre “stazioni di preghiera” un po’ ovunque, ovvero cartelloni scritti in inglese con delle riflessioni e delle domande s cui riflettere ispirati a brani biblici, poi dopo aver fatto colazione, una ragazza polacca ed una tedesca hanno curato delle attività di conoscenza molto utili per conoscersi meglio e assai divertenti.
Dopo pranzo c’è stato un laboratorio di nuovo dedicato ai più giovani, in cui si sono condivise le esperienze di diversi paesi. Abbiamo condiviso il documento preparato da alcuni dei giovani italiani e in particolare un ragazzo siciliano, ha ricordato che nonostante le tante belle esperienze molto dipende ancora da dove un ragazzo o una ragazza si ritrovano: nord, sud, grandi o piccole città…
Dopo c’è stata la cerimonia iniziale del Forum con canti cantati tutti insieme, una bella carica e numerosi interventi, tra cui quello del co-presidente del Forum europeo (un pastore protestante olandese). Ha parlato anche un delegato del vescovo di Albano, ha fatto un discorso semplice ed ha dato la “benedizione” del vescovo. Alla cerimonia ha parlato anche a lungo Andrea Rubera come portavoce di Cammini di Speranza, dando la sua visione della realtà italiana.
Sono arrivati anche altri ragazzi italiani, tutti molto volenterosi, con un grande entusiasmo per questo tipo di evento.
Il giorno successivo sono stati svolti i due workshop organizzati dai giovani italiani e, anche se inizialmente stentava un po’ a partire il confronto, per la presenza di molto giovani protestanti o di altre religioni, poi la condivisione è andata molto bene, suddividendosi in gruppi di lavoro. Si sono trattati i temi della castità/ sessualità e della missionarieta’.
Nel pomeriggio per chi voleva si è tenuta una piacevole passeggiata lungo la Via Appia Antica, che personalmente non avevo mai fatto e anche per me è stata una bella e interessante, non solo per aver visitato luoghi che non conoscevo, ma anche per il confronto e le chiacchierate con altri giovani europei.
La giornata si è conclusa nel dopocena col concerto di in coro rainbow, con dei canti molto belli e alcuni già conosciuti. Alle 22.30 si è tenuta la veglia organizzata da noi giovani, attorno al falò all’aperto nel parco dei Padri Somaschi che ci hanno gentilmente ospitato.
Anche questo momento è stato molto bello e intenso; personalmente ho sentito proprio nella preghiera e nella riflessione di Padre Franco Mosconi, il Superiore Generale dei Padri Somaschi, che gentilmente ci ha aiutato nelle riflessioni bibliche sul Vangelo di Giovanni, un senso di fraternità e di comunione. In maniera molto delicata e non ostentata padre Franco ha trasmesso un vero e proprio senso di amicizia perchè la preghiera unisce.
La veglia attorno al falò è piaciuta a tanti e credo sia stato uno delle cose organizzate dai giovani che sia riuscita meglio: davvero un momento magico. Molti ne sono stati contenti e alcuni giovani addirittura sono rimasti a cantare attorno al falò anche dopo la veglia.
Sabato 12 maggio, nel pomeriggio presso nell’Aula Magna della Facoltà Valdese di Teologia di Roma si è tenuta una conferenza pubblica integrante del Forum che ha fornito delle suggestioni utili a comprendere quale sia lo stato d’animo dei giovani cristiani LGBT, sia quali le possibilità di apertura pastorale.
Uno dei ragazzi italiani partecipanti al Forum ha esposto brevemente un riassunto del documento che i giovani hanno elaborato durante il Forum Europeo, anche in prospettiva dell’imminente Sinodo dei Giovani che si terrà il prossimo ottobre.
Dopo la conferenza abbiamo cenato tutti in un bellissimo ristorante romano con terrazza su vista San Pietro. Veramente molto suggestivo. A seguire, dopo la cena, un momento di festa e di balli.
La domenica mattina c’è stata la cerimonia di chiusura del Forum con la presentazione del prossimo appuntamento con lo stesso: London 2019 dal 26-30 giugno 2019.
È stata per me una bella esperienza, essendo la prima volta che partecipavo all’European Forum, anche se l’ho vissuta poco, non riuscendo a capire tutto e a relazionarmi con gli altri anche a causa del problema della lingua.
Consiglio per chi vuole partecipare al prossimo EuroForum di rinfrescarsi molto bene la lingua inglese, per poter apprendere e interiorizzare meglio tutto ciò che viene proposto e condiviso.
Ora ad ottobre prossimo sempre ad Albano si terrà il Forum Italiano che credo anche lì ci siano molte cose interessanti e scoppiettanti da poter condividere. Invito tutti ad esserci, è un bell’esempio di inclusività nella chiesa.