Fare coming out con la musica. La storia di Steve Grand
Articolo di Bob Shine tratto dal blog New Ways Ministry (Stati Uniti), del 10 settembre 2013 liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Il cantante Steve Grand viene descritto come “la prima star maschile del country apertamente gay” e la sua fama sta crescendo. È anche un cattolico impegnato che non fa mistero della sua fede.
Eppure, ciò che fa risaltare la sua musica e il suo personaggio è quanto poco queste tre identità entrino in conflitto nella sfera pubblica e nella calorosa accoglienza che ha ricevuto.
L’ascesa del musicista cominciò con la sua partecipazione al coro della parrocchia, al tempo del suo coming out adolescenziale. Afferma che nessuno dei compagni del coro era uscito allo scoperto, portandolo a dubitare delle parole del parroco, che affermava che tutti erano i benvenuti nella Chiesa cattolica.
Dovette lottare anche con i genitori, che lo obbligarono alla “terapia riparativa” quando scoprirono il suo orientamento sessuale e che lo sorvegliarono attentamente al liceo. La musica divenne la valvola di sfogo di Grand mentre lottava con la famiglia e con se stesso.
La sua carriera ha avuto una svolta nell’estate del 2013 quando ha pubblicato un video indipendente su Youtube: “All-American Boy”. È stato un enorme successo. Pur avendo fatto da anni il suo coming out, il video ha messo Grand in piena luce di fronte alla famiglia, agli amici, alla sua parrocchia e al mondo. Buzzfeed scrive:
“Il video non è necessariamente il coming out di Steve Grand, che lo ha ufficialmente fatto anni fa, ma il video è un terrificante atto di vulnerabilità. ‘Sono io che esco allo scoperto, che sono totalmente me stesso, che resto nudo di fronte al mondo’.
Nonostante il rischio e la paura, Grand dice che è stato qualcosa che si sentiva obbligato a fare. ‘Penso che ci troviamo in un periodo in cui non si può che essere totalmente onesti e totalmente noi stessi… Ho deciso che questo è ciò che sarò per il mondo. Solo il mio vero sé, nudo e crudo. Lo sto mettendo a vostra disposizione… Non avrei potuto vivere con me stesso se non essendo sincero e onesto… La gente lo merita. La gente non merita le bugie. C’è tutta una nuova generazione che ci vede come persone coraggiose che non hanno paura di infilarsi dentro una categoria. Bisogna essere coraggiosi per cambiare il mondo. Se questo mi infila in una categoria, lo accetto. Ma ho fatto quello che dovevo fare.’”
La sua ansia si è sciolta di fronte alle incredibili manifestazioni di sostegno da parte degli utenti di Youtube e dei coetanei, e persino della sua famiglia. Lo Huffington Post scrive che anche i cattolici gli stanno facendo pervenire il loro sostegno:
“Molto membri della parrocchia hanno elogiato Grand per il coraggio di cantare apertamente la sua sessualità e il suo parroco lo ha additato come cattolico modello. Padre Kurt Boras, parroco della chiesa dell’artista, ha detto che il ragazzo ha avuto un grosso impatto sulla comunità. ‘Penso che stia cambiando la nostra comunità, che stia cambiando noi…’ Boras ha guardato il video con alcuni parrocchiani; il gruppo ha criticato il consumo di whiskey e di birra, non la sessualità di Grand. ‘Non avevo mai visto una cosa così. Questo ha dato l’avvio a delle conversazioni incredibili, davvero…
Molta gente è venuta da me e ha detto di avere una figlia lesbica, un figlio gay. Questo giovanotto ha dato davvero l’avvio a certe conversazioni che forse come pastore non avrei mai avuto: arrivano e chiedono se possono parlare con me.’” Boras afferma di non aver sentito nulla di negativo da nessuno della parrocchia su Grand e il video. Attribuisce parte del merito allo stesso cantante, che descrive come ‘carismatico, umile e caloroso’.
Ma parte del merito crede sia dovuta a papa Francesco, ‘che ha detto ‘Chi sono io per giudicare?’ e quella sola frase, credete a me, ha aperto delle porte che non avrei mai immaginato. È come una nuova epoca.’”
Date le crescenti richieste, Grand ha dato le dimissioni dal coro della parrocchia. Durante la sua ultima apparizione alla messa i parrocchiani lo hanno applaudito con tre standing ovation e altri segni di ammirazione.
I suoi contributi alla Chiesa cattolica non sono diminuiti con gli anni, anzi si sono moltiplicati con la predicazione del suo messaggio di autenticità, calorosamente ricevuto. Tutto questo può essere sicuramente letto come un positivo segno dei tempi, come il fatto che dei cattolici celebri usino la loro fama per promuovere l’uguaglianza per le persone LGBT, come ha fatto il rapper Macklemore all’inizio di quest’anno.
Potete ascoltare le sue canzoni su Youtube, “All-American Boy” e “Stay”.
Testo originale: First Openly Gay Male Country Musician Applauded in Catholic Church