Fede, omosessualità, Chiesa. In libreria un libro di riflessioni pastorali e storie LGBT
Recensione inviataci da Giorgio Gervasoni de La tenda di Gionata
“Fede, omosessualità, Chiesa” (a cura di F. Strazzari, EDB, 2018, 110 pagine). Si tratta di una traduzione del testo francese Foi, homosexualité, Eglise. Réflexions pastorales et témoignages, ed. Bayard-France, 2016, risultato di un’opera collettiva e non di un singolo autore, come si dice a p. 12 a firma del gruppo di redazione dell’associazione Devenir Un En Christ (Divenire uno in Cristo).
Precisamente, questo libro è nato da tre ricorrenze coincidenti nel 2016: il trentesimo anniversario della nascita dell’associazione stessa, fondata nel 1986; il sinodo convocato da Papa Francesco sulla famiglia; l’anno giubilare della misericordia.
Troviamo, prima di tutto, una prefazione del vescovo emerito di Nanterre Gérard Daucourt, che sottolinea i meriti dell’azione pastorale, ormai trentennale, dell’associazione Devenir Un En Christ di cui dice: “E’ una comunità di incoraggiamento che valorizza ciò che è bello e buono nella vita delle persone omosessuali” (p. 6). A ciò seguono le pagine in cui il gruppo di redazione illustra alcuni aspetti essenziali dell’associazione: proporre ai cristiani omosessuali di avanzare umanamente e spiritualmente a partire dalla situazione nella quale ciascuno si trova e qualunque sia il suo stato di vita (celibi, coppie omosessuali, genitori, coppie sposate con un componente omosessuale, ecc.), e offrire ad essi accoglienza e ascolto.
Seguono poi i quattro capitoli in cui si suddivide il testo: il primo, L’Omosessualità, presenta in modo piuttosto sintetico ciò che la Bibbia e la Chiesa dicono sull’omosessualità. Il secondo, Lo shock della scoperta (della propria omosessualità), il terzo, Vivere nella verità, e il quarto, Una fede sconvolta, trattano questi tre aspetti attraverso domande, testimonianze, esperienze di vita di persone omosessuali, diverse per età, sesso, condizione, alternate a risposte e considerazioni che “si collocano su un piano pastorale e sono il frutto dell’esperienza vissuta a Devenir Un En Christ”.
Molti sono i punti interessanti contenuti nelle pagine (circa un centinaio) del libro: mi limito a due citazioni della parte finale, che possono farci capire in modo chiaro qual è l’approccio complessivo del testo al tema specifico del rapporto tra fede e omosessualità:
“L’amore tra due persone dello stesso sesso può dunque essere una maniera di rispondere alla chiamata di Dio: una scelta di essere per l’altro il volto concreto dell’amore stesso di Dio. Dall’accoglienza dell’altro nelle sue differenze, dal dono di sé… possono nascere una reale complementarità e una vera fecondità umana, sociale e spirituale. In tutto questo possiamo percepire segni di vangelo” (p. 95).
“Molto spesso , il senso di indegnità, la paura del giudizio degli altri o di Dio, o ancora il rifiuto di sé fanno dell’omosessualità un luogo di sterilità. Ma tutto cambia quando questa differenza è accolta: accettarsi o essere accettato permette molto spesso di aprirsi all’amore di Dio e di scoprire il suo vero volto” (p. 96).