“Fissò lo sguardo su di lui e lo amò” (Mc 10, 21). Il cammino de “La Tenda di Gionata” sulla formazione e l’informazione
Estratto dalla Relazione sul Bilancio e le attività associative 2019 de La Tenda di Gionata, seconda parte
“Fissò lo sguardo su di lui e lo amò” (Mc 10, 21). Quest’anno come Tenda di Gionata abbiamo imparato che mettersi in ascolto degli altri significa in primis ascoltarne i bisogni e le richieste, perché è da qui che devono scaturire le risposte della formazione e dell’informazione.
Abbiamo scoperto che possiamo imparare tanto da chi ha vissuto l’esperienza dell’emarginazione e di come il racconto di questa esperienza può aiutare ognuno di noi e anche le nostre comunità cristiane a buttare giù i tanti muri e le tante chiusure che ci imprigionano.
Perciò abbiamo pensato di usare la formazione come una modalità da cui attingere esperienze, riflessioni di vita e di fede capaci di aprire porte, spalancare cuori e di fornire nuovi sguardi sul variegato mondo che ci circonda.
Abbiamo quindi chiesto alle donne teologhe di offrirci un punto di vista nuovo, differente, e inclusivo da offrire a chi si sente ai “margini” della Chiesa e anche a chi si sente perfettamente a posto “nel suo centro”.
Per questo abbiamo contribuito alla realizzazione degli incontri di “La teologia delle donne” in cui Selene Zorzi, Lidia Maggi, Rita Torti, Cristina Simonelli con Damiano Migliorini hanno dato vita a un percorso a più voci su temi complessi, visti da punti di vista inediti. Cinque incontri organizzati a Reggio Emilia, dal 18 gennaio al 30 maggio 2019, dal gruppo amiche di Reggio Emilia nel Palazzo dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.
Grazie alla collaborazione col settimanale Adista e all’impegno della socia Giuseppina D’Urso gli stessi incontri sono diventati anche una serie di articoli e interviste che hanno trasferito sulle pagine di un settimanale cattolico i temi, le suggestioni e le domande affrontate nei diversi incontri reggiani.
Un cammino di approfondimento che è continuato con la pubblicazione dell’ebook gratuito “Cercate il suo volto. Riflessioni teologiche sull’amore omosessuale”, curato dal prof. Antonio De Caro, che ha raccolto le riflessioni elaborate da diversi teologi cattolici negli ultimi 20-30 anni, fra tutti da James Alison, Josè Maria Castillo, Vito Mancuso, John J. McNeill e Damiano Migliorini, che affrontano alcune idee-chiave per comprendere il problema dei rapporti fra fede cristiana e omosessualità.
Il sussidio, che ha suscitato grande interesse, ed è stato presentato:
- a Palermo, il 30 Ottobre 2019, nell’Istituto Salesiano S. Chiara da Mons. Antonio Zito-Di Vita, direttore dell’ufficio diocesano per l’Insegnamento della Religione Cattolica nell’Arcidiocesi di Palermo, ed incaricato diocesano per la pastorale LGBT;
- a Milano il 7 dicembre 2019 dai giovani Cristiani LGBT del Guado;
- e a Firenze il 25 gennaio 2020 in una parrocchia fiorentina dai cristiani LGBT del gruppo Kairos.
Infine abbiamo voluto lavorare in chiave formativa con le testimonianze di vita, per “far comprendere situazioni che non conosciamo o non comprendiamo”. E’ nato così “La verità rende liberi”, un progetto in cui abbiamo chiesto ai genitori cristiani, ai loro figli LGBT e agli operatori pastorali che li accompagnano di raccontare in brevi interviste video, pubblicate su YouTube, “cosa accade in una famiglia cristiana quando un figlio dice ai genitori di essere omosessuale, come cambia il rapporto tra genitori e figli, se in questo caso la fede è un aiuto o un ostacolo, cosa possono fare gli operatori pastorali per accompagnare le famiglie che vivono questo momento”.
Con questi brevi filmati, curati dal giovane film-maker Edoardo Zenone, abbiamo voluto contribuire a cancellare degli stereotipi e favorire la conoscenza di queste realtà. Tra i diversi video realizzati, quello in cui i genitori cattolici rispondono alla domanda “Cosa accade in una famiglia cristiana quando un figlio dice che è omosessuale?”, (sottotitolato in inglese, francese e spagnolo grazie all’impegno dei nostri soci) è subito diventato virale nel web tanto che, sino a oggi (maggio 2020), ha ricevuto oltre 3.000 visualizzazioni.
Riguardo a questa iniziativa il vaticanista Paolo Rodari in un ampio articolo su La Repubblica del 12 ottobre 2019 scrive: «Sono testimonianze che aprono uno spaccato su una realtà ancora embrionale, ma destinata ad avere un futuro».
L’INFORMAZIONE
Il Progetto Gionata è nato nel settembre 2007 per far “conoscere il cammino che i cristiani LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) fanno ogni giorno nelle loro comunità e nelle Chiese”, in modo da aiutarle ad aprirsi alla comprensione e all’accoglienza. Un Progetto che partendo dal portale www.gionata.org, nel corso degli anni, si è articolato in un Forum online ed in una chat tematica.
Il Portale ha ricevuto solo nel dicembre 2019 ben 40.277 visite mensili (erano 38.753 i visitatori nel dicembre 2019, che sono saliti a 59.188 nell’aprile 2020. Fonte dati Analytics di Google)
Dall’invito don David Esposito ai volontari del Progetto Gionata è nato il cammino de La Tenda di Gionata, che ci ha portato a ampliare, già dallo scorso anno, il portale che è passato dal voler “raccontare” al “sostenere” concretamente nel web la realtà che “è già, ma non ancora”, intorno a noi.
Il portale Gionata.org è stato trasformato in una piattaforma aperta anche ad altre nascenti realtà e esperienze, ospitando i siti o le pagine web di: Progetto Giovani Cristiani LGBT, il gruppo Davide di Parma, il Gruppo Zaccheo di Puglia, il gruppo il Pozzo di Sicar di Torino e il gruppo Prendete il largo di Verona.
Un sostegno che ha portato anche a dare maggiore visibilità e supporto a quelle iniziative, realizzate da altre realtà, particolarmente innovative e inclusive.
Il voler sostenere la realtà che ci circonda, ha portato a mettere in cantiere nel 2019 anche due progetti particolarmente complessi e importanti.
Il primo è il progetto Gay Christian Africa, nato nel novembre 2019 dall’impegno di Adélard Kananira[2], un giovane gay cattolico nato in Burundi, dove l’omosessualità è illegale, che studia in Italia e che ha chiesto una mano all’associazione La Tenda di Gionata per creare uno spazio in rete (in inglese e francese) dove segnalare notizie, informazioni e testimonianze per supportare i cristiani LGBT africani e i loro genitori nel combattere il pregiudizio e la violenza dell’omofobia in Africa.
L’altro è il progetto Evangelici LGBT nato dall’impegno di Paolo, un giovane evangelico pugliese, per creare una rete di cristiani evangelici aperti al confronto, assetati di verità, che vogliano analizzare i testi biblici in un’ottica diversa, ascoltare testimonianze ed esperienze vissute da credenti omosessuali.
Quest’anno con i volontari de La Tenda ci siamo resi conto che oltre a diffondere notizie e testimonianze è molto importante l’essere parte di reti più ampie che possono aiutare ad arricchire il cammino di tutti.
Per questo, con decisione del Consiglio direttivo del 27 novembre 2019, abbiamo deciso di aderire all’European Network of Parents of LGBTI+ Persons, la Rete Europea dei Genitori di persone LGBTI+ (ENP) che riunisce associazioni e genitori di persone LGBTI di tutta Europa, con cui vorremmo far collaborare i genitori cattolici italiani della rete 3volteGenitori.
L’ENP è un’organizzazione laica, co-fondata da Drachma Parents – l’associazione di genitori cattolici con figli LGBT di Malta con cui siamo in dialogo da diversi mesi, e con cui abbiamo aderito al progetto europeo Tell It Out! (Dillo!) – volto a raccogliere e a diffondere le esperienze dei genitori europei con figli LGBT di tutta Europa.
In questo modo stiamo cercando di passare dal semplice raccontare “qualcosa che c’è”, al sostenere “quel già, ma non ancora” che pur s’intravede, un sostegno che nell’ottica de La Tenda deve essere un servizio (diaconìa) estremamente “pragmatico”, per intuire cosa possiamo fare e come possiamo farlo[3].
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[2] Ricorda Adélard «In Burundi, per quanto non sia uno dei Paesi africani più chiusi sull’argomento, la mia omosessualità veniva vista come una fase transitoria di cui era meglio non parlare, una malattia da cui dover guarire il prima possibile. Dai capi spirituali nel migliore dei casi mi sono sentito dire “Sicuramente cambierai, l’importante è che tu sia cristiano”. La Chiesa in Africa è totalmente impreparata ad affrontare questa tematica», ma noi non siamo “cristiani di seconda categoria”, cit. tratta dall’articolo “Ama, prega (e agisci)” di Margherita De Gasperis pubblicato su sito nuoveradici.world il 20 maggio 2020.
[3] Maurizio Mistrali, vice presidente de La Tenda di Gionata, riflettendo sull’importanza del “sostenere con attenzione e partecipazione le realtà intorno a noi” scrive: “Il ‘sostenere’ mi fa pensare a un’osservazione provocatami da un amico musicista, che mi fece sentire prima il suono di una corda di chitarra montata su di un ponticello di legno. Poi mi fece udire il suono emesso dalla stessa corda montata però sulla cassa di risonanza di una chitarra. La corda “sostenuta” dalla cassa di risonanza della chitarra faceva la medesima nota di prima, ma con un’ampiezza superiore, un volume e una durata maggiore e con una chiarezza che permetteva di udire meglio la qualità della nota. Ecco perché è importante sostenere!”.
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Sede operativa: Via Castronella 21, 50013 Campi Bisenzio (Firenze) – Codice Fiscale 94275530486
Infoweb https://www.gionata.org/tendadigionata – Email: tendadigionata@gmail.com
L’Associazione “LA TENDA DI GIONATA ETS ODV”, fondata il 18 marzo 2018 è iscritta, con Atto Dirigenziale n.1047 del 10/05/2019, al n.991 del Registro Regionale delle Associazioni di Volontariato della Città Metropolitana di Firenze — con la qualifica di “Onlus di diritto”.