Genere, natura e convenzione sociale in Romani 1,18-32. Una rassegna critica di esegesi contemporanee
L’omosessualità è una delle principali questioni, forse la principale, che divide oggi le chiese cristiane. La condanna degli atti omosessuali maschili e femminili, secondo la maggior parte dei cristiani è presente negli scritti di Paolo, per l’indiscussa autorità dall’apostolo nel mondo cristiano.
Ma più in generale, per l’influenza che la Bibbia esercita sulla cultura e sulle leggi in molti Stati, queste passi biblici di Romani 1, 18-32 hanno avuto e continuano ad avere pesanti conseguenze negative sulla vita dei gay e delle lesbiche di tutto il mondo.
“Genere, natura e convenzione sociale in Romani 1,18-32. Una rassegna critica di esegesi contemporanee” è un breve saggio, edito dal Progetto Gionata, redatto da Patrizia Ottone per la preparazione dell’esame di Esegesi del Nuovo Testamento nell’ambito del corso di laurea in scienze bibliche e teologiche presso la Facoltà Valdese di Teologia di Roma.
Scrive Patrizia Ottone: “Ho scelto di lavorare sull’esegesi di Romani 1, 18-32 con l’intenzione di comprendere meglio il fondamento biblico delle diverse posizioni sull’omosessualità presenti oggi nelle chiese cristiane” perché “questo testo rappresenta forse più dialtri una sfida alle potenzialità ‘progressiste’ dei metodi storico-critici e alla comprensione del significato di una condanna che porta ancora paura, dolore e odio di sé nella vita di molte personee pone questioni di grande attualità nel dibattito politico e culturale, dentro e fuori le chiese“.
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