Come un genitore credente può sostenere un figlio transgender
Articolo di Austen Hartke* pubblicato sul sito My Kid is Gay (Stati Uniti), liberamente tradotto da Eleonora Nicosia
Se hai recentemente scoperto di essere genitore di un bambino transgender o gender-expansive, probabilmente ti starai facendo alcune domande. Come posso tenere mio figlio al sicuro? Cosa significa essere trans? Cos’è questa storia dei pronomi, e perché sono così importanti? Per fortuna, sempre più organizzazioni stanno offrendo risposte e supporto alle famiglie con giovani trans, tra cui My Kid Is Gay!
Ma se sei genitore di un bambino trans, e ti ritieni anche cristiano, in quanto credente potresti avere domande più specifiche su come capire le identità trans. Cosa dice la Bibbia a riguardo? La nostra chiesa accetterà mio figlio? Posso amare Dio e sostenere mio/a figlio/a trans allo stesso tempo? Molte di queste domande hanno risposte complicate, tranne l’ultima. Spoiler: la risposta è: “Sì!”.
Quindi, parliamo della Bibbia. Prima di tutto, è importante sapere che non esiste nessun passo della Bibbia che dice che essere transgender, cioè avere un’identità di genere che non corrisponde al sesso assegnato, è peccato; tuttavia, ad oggi, ci sono ancora un paio di passi che vengono spesso usati per farlo passare come tale.
Per esempio, alcune persone usano la creazione dei primi due esseri umani nel primo capitolo della Genesi come esempio del volere di Dio riguardo al concetto di genere. In Genesi 1:27 si dice: “Così Dio creò l’uomo a sua immagine, lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina”. Quindi, quando Dio creò gli esseri umani, intendeva che queste due caselle di genere fossero le uniche opzioni da spuntare?
Bene, rimettiamo questo versetto nel suo contesto originario. Quando uno legge tutto il capitolo 1 della Genesi, potrebbe notare un particolare: ogni volta che Dio crea qualcosa di nuovo, Dio separa e categorizza quelle cose nuove in due scatole. Diamo un’occhiata ai versetti 3-5, che dicono: “Allora Dio disse: ‘Sia la luce’; e luce fu. E Dio vide che la luce era cosa buona e la separò dalle tenebre. Dio chiamò la luce ‘giorno’ e le tenebre ‘notte'”. Ancora, nei versetti 9-10: “E Dio disse: ‘Le acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un solo luogo e appaia l’asciutto’. E così avvenne. Dio chiamò l’asciutto ‘terra’ e e la massa delle acque ‘mare’. E Dio vide che era cosa buona”.
Nel primo capitolo della Genesi, Dio crea il mondo categorizzando gli elementi: luce e buio, giorno e notte, terra e mare. Ma il fatto che Dio abbia creato e separato il giorno dalla notte significa che l’alba e il tramonto non esistono? La creazione e la separazione della terra e del mare presuppone che non esistano gli estuari, le barriere coralline e le paludi, o che la loro esistenza costituisca un peccato Ovviamente no! Quindi possiamo considerare le categorie di maschio e femmina descritte nel versetto 27 come le estremità di uno spettro e non due generi diversi?
Per i cristiani, e per i nostri giovani trans che si identificano tra e oltre i generi di maschio e femmina, il primo capitolo della Genesi è solo l’inizio. Vediamo un altro versetto che viene spesso usato contro le persone trans. In Deuteronomio 22:5 si dice: “Una donna non indosserà abiti da uomo, e l’uomo non indosserà abiti da donna, perché chiunque fa tali cose è in abominio al Signore, tuo Dio”.
Ora, questa sembra essere una condanna bella e buona, ma indaghiamo più a fondo e facciamoci delle domande. Ad esempio, a chi spetta decidere quali vestiti sono da donna e quali sono da uomo, in un mondo in cui esistono innumerevoli modi diversi di vestirsi? Per parecchi secoli, questo versetto è stato la causa per cui le donne non hanno potuto indossare i pantaloni, ma oggi si è fatta spazio l’idea secondo cui dare un genere ai capi di abbigliamento dipende strettamente dal luogo e dall’epoca in cui viviamo, e non da massime morali valide ovunque e per qualsiasi epoca.
La seconda domanda che dobbiamo porci riguardo a questo versetto è: “Da cristiani, come decidiamo quali leggi valgono per noi?”. Nonostante molti nostri fratelli ebrei si attengano a tutti i passi del Pentateuco, davvero pochissimi cristiani seguono la Bibbia alla lettera. Infatti, qualche riga dopo il versetto dei vestiti, nei versetti 22:11-12 del Deuteronomio, leggiamo: “Non devi indossare abiti di lana e lino tessuti insieme. Devi fare delle frange alle quattro estremità del mantello che indossi”. Due regole che i cristiani non seguono.
Parte dei motivi per cui i cristiani non si preoccupano troppo di quei passi della Bibbia è contenuta nella risposta di Gesù alla domanda: “Quale comandamento è il più importante?”, ovvero: “‘Amare il Signore, tuo Dio, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente’. Questo è il primo e il più importante dei comandamenti. E il secondo è simile: ‘Ama il prossimo come te stesso’. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti”.
Quindi, come genitori cristiani, come dobbiamo comportarci nei confronti dei nostri figli trans? Be’, se ogni versetto è stato scritto con amore verso Dio e gli altri, allora dobbiamo sicuramente comportarci con amore. Se usiamo un versetto per ferire qualcuno, stiamo amando il prossimo? O dovremmo concentrare la nostra attenzione sui versetti che ci mostrano come esprimere l’amore in un modo che la persona di fronte a noi senta veramente il nostro amore? A quanto pare, per molti genitori, la domanda non è: “Devo scegliere tra mio/a figlio/a e la mia fede?”, ma invece: “In che modo la mia fede mi incoraggia ad amare e sostenere mio/a figlio/a?”.
E non dobbiamo capirlo da soli. Oggi, sempre più Chiese e gruppi cristiani stanno diventando luoghi sicuri per le persone LGBTQ+ e le loro famiglie. Per conoscerli, clicca su questo link. E ti segnaliamo naturalmente il portale Gionata, in particolare le sezioni dedicate ai genitori e quella dedicata alla Bibbia. Ci sono poi molti articoli dedicati alle persone trasngender. Ti segnaliamo anche il libretto Genitori fortunati.
Quindi, come cambierà la tua fede se sosterrai tuo/a figlio/a trans? In che modo il tuo amore per Dio renderà l’amore per i tuoi figli qualcosa che essi possano sentire, provare e vedere concretamente? Con fede, amore e inclusione possiamo rendere il mondo un luogo in cui i giovani trans possano crescere nel corpo, nella mente e nello spirito.
* Austen Hartke è l’autore di “Transforming: the Bible and the Lives of Transgender Christians” (Westminster John Knox Press, 2018) e il creatore della serie YouTube “Transgender and Christian”. Come credente transgender, la sua più grande passione è aiutare altre persone trans e gender non-conforming a vedersi incluse nelle Sacre Scritture. Per saperne di più sul suo lavoro visita il sito www.austenhartke.com.
Testo originale: “I’m a Christian parent of a trans kid. Do I have to choose between my faith and my child?”