“Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti…” (Luca 13:31-35)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Probabilmente i farisei avvertono Gesù delle intenzioni di Erode non certo per metterlo in guardia, ma per metterlo alla prova. Vogliono accusarlo di essere un vile ma Gesù non si piega alle loro manovre, neppure però ai rispetti umani e al giudizio esterno, ma segue fedelmente ciò che il Padre ha voluto per Lui, rendendogli testimonianza con le opere, le parole e la sua stessa vita.
Dal Vangelo secondo Luca 13:31-35
In quel giorno si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere». Egli rispose: «Andate a dire a quella volpe: Ecco, io scaccio i demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno avrò finito. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io vada per la mia strada, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme. Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le ali e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa vi viene lasciata deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete più fino al tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!».
*Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.