Gesù, maestro radicale ed intransigente
Riflessioni bibliche tratte da ‘The queer Bible commentary’ a cura di Deryn Guest, Robert E. Goss, Mona West, SCM Press, 2006, liberamente tradotte da Adriano C.
Essere una persona cristiana è abbastanza facile. Basta partecipare al culto settimanale e dare l’offerta, recitare alcune preghiere quotidiane, fare l’elemosina ai poveri e quasi tutto è fatto. Però questa non è sequela, non è seguire Gesù.Per il discepolato Gesù esige la radicalità (Lc. 9,57-62; 11,23). Non c’è spazio alla mediocrità (Lc. 16,13; Mt. 19,16-22). E’ intransigente (Lc. 9,49-50).
Duemila anni di cristianesimo hanno fatto assopire il progetto rivoluzionario e alternativo che Gesù chiamò Regno. Un progetto che lo ha portato a confrontarsi con le autorità politiche e religiose del suo tempo, che uccisero lui e varie generazioni di donne e uomini suoi seguaci.
Un progetto che comincia con la storia e si concretizza attraverso la solidarietà e la giustizia (Mt. 25,35-36), l’acquisizione delle persone escluse (Lc. 4,31-37.38-39; 5,12-16; 8,41-44), l’eliminazione dei pregiudizi che ci divide (Lc. 5,27-31) e l’accettazione della diversità (Lc. 7,1-10).
Seguire Gesù oggi, significa dunque:
– Impegnarsi per il Vangelo, che è la Buona Novella per le persone escluse dal sistema economico e sociale, culturale e religioso del nostro tempo (Lc. 4,16-21; 7,22-23).
– Collaborare nella denuncia delle strutture ingiuste (Lc. 6,1-5.6-11; 11,37-54; 13,10-17; 14,1-6), e il rifiuto di tutte le sue espressioni (Lc. 7,36-50; Mt. 15,21-28; Gv. 4,4-42).
– Impegnarsi per una vita degna e abbondante per tutti quanti (Gv. 5,21-24) perchè “Dio non fa alcuna differenza tra le persone” (At. 10,34).
E se facciamo questo, noi saremo buoni cristiani, ma non discepoli di Gesù, poiché termina questa esposizione sulle esigenze del discepolato con le seguenti parole: “Il sale è buono, ma se il sale diviene insipido, con che cosa gli si renderà il sapore? Esso non serve né per la terra, né per il concime, ma è gettato via. Chi ha orecchi da udire oda.” (Lc. 14,34-35).
Testo originale: El Evangelio de Lucas según la Biblia Queer – Entrega 12