Gioisco pienamente nel Signore (Isaia 61,10-11)
Riflessione biblica di Joylin Galapon*
Il profeta descrive il popolo eletto da Dio. Un popolo di bell’aspetto perché è fatto in modo stupendo. Esso è distinto da tutti ed è riconosciuto per ciò che ha avuto in dono. La grazia di Dio è depositato in esso con abbondanza. Così conosceranno tutti quanto esso sia fortunato. Il suo vivere è fatto di giustizia perché in esso è dimostrato ed è manifestato chi è Colui che l’ha eletto.
Perché Dio elegge un popolo o una persona? Perché il Dio vero è unico e la sua unicità sta in ciò che è capace di fare. L’uomo che Dio ha creato a sua immagine e somiglianza deve essere confermato in questo modo perché se Dio si è rivelato in lui, è per operare il bene per tutti. Dio decide di prendere un uomo perché sia quello che rappresenta il suo essere: il giusto.
Un uomo giusto creatura di Dio è quello che ha mandato sulla terra per essere l’esempio di tutti gli uomini e le donne. Per un tempo egli ha abitato in mezzo a loro . <<Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato>> Gv. 4,32. Questo è la volontà di Dio: aver scelto un popolo o un uomo che desse testimonianza di essere praticata la sua giustizia che è l’uguaglianza.
Gesù era un uomo di giustizia e Dio Padre ha donato a lui tutti i tesori; poi gli altri sono stati i suoi beneficiari.
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Dal libro del profeta Isaìa
Sarà famosa tra le genti la loro stirpe,
la loro discendenza in mezzo ai popoli.
Coloro che li vedranno riconosceranno
che essi sono la stirpe benedetta dal Signore.
Io gioisco pienamente nel Signore,
la mia anima esulta nel mio Dio,
perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza,
mi ha avvolto con il mantello della giustizia,
come uno sposo si mette il diadema
e come una sposa si adorna di gioielli.
Poiché, come la terra produce i suoi germogli
e come un giardino fa germogliare i suoi semi,
così il Signore Dio farà germogliare la giustizia
e la lode davanti a tutte le genti.
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* Joylin Galapon è laureata in teologia presso la Facoltà Valdese di Roma nel 2006, nel 2008 dopo due anni di prova il sinodo valdese la consacra pastora iscritta a ruolo nella chiesa metodista in Italia. Svolge il ministero pastorale a tempo pieno da sei anni nella chiesa metodista di Cremona e di cinque anni nella chiesa metodista di Piacenza.