Giovanni è il suo nome (Luca 1,57-66)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
L’intervento di Dio nella vita è sempre come brezza di vento leggera. Mai roboante è sempre silenzioso, caratterizzato dalla normalità. Giovanni, profeta di Gesù, nasce dopo nove mesi come tutti i bambini e, come tutte le nascite, anche quella di Giovanni suscita gioia e speranza in tutti. Ed è in questa gioia normale che possiamo rintracciare la presenza di Dio celata nella semplicità di un nome.
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Dal Vangelo secondo Luca 1,57-66
Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.