Giudicare o pensare? (Luca 6:39-42)
Riflessioni di don Fabio
Così una vecchia mai stata moglie,
Senza mai figli, senza più voglie,
Si prese la briga, e di certo il gusto,
Di dare a tutte il consiglio giusto.
(Fabrizio De André)
Luca 6:39-42: “Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?”.
Eh sì, caro Gesù! A volte siamo proprio come la vecchietta della canzone di De André, che non può fare a meno di mettere il becco dappertutto. E lo facciamo proprio bene. Abbiamo la soluzione in tasca per tutti i problemi degli altri… tranne che per i nostri!
Non so perché lo facciamo, caro Gesù, non so perché non riusciamo a togliere la trave che abbiamo nel nostro occhio; forse per invidia, forse per gelosia, forse perché, come dice quel vecchio proverbio, la volpe che non arriva all’uva dice che è acerba.
Diceva un filosofo: “Pensare è molto difficile. Per questo la maggior parte della gente giudica. La riflessione richiede tempo, perciò chi riflette, già per questo, non ha modo di esprimere continuamente giudizi”. (Carl Gustav Jung)
Dovremmo imparare ad accettarci per quello che siamo, e non per quello che non riusciamo ad essere. E non dovremmo nemmeno far pesare agli altri il fatto che, così come siamo, non ci piacciamo.
Con affetto, Fabio!