Gli attacchi a due gruppi di Azione Cattolica messinesi che dicono si al DDL Zan
Articolo di Valerio Gigante pubblicato su portale Adista Notizie il 24 aprile 2021
Avevamo parlato del caso dell’Azione Cattolica di Tusa (Me) che – nonostante il mondo cattolico istituzionale sia molto critico, se non apertamente ostile, rispetto al ddl Zan – aveva espresso il proprio sostegno al disegno di legge. Ecco ora che anche l’Azione Cattolica del paese vicino, Castel Lucio, ha preso posizione analoga. Sulla pagina facebook dell’associazione locale è comparso un post, che recita:
«Nel corso della sua vita pubblica Gesù si è costantemente schierato dalla parte di coloro che la società escludeva, dei più indifesi e degli “ultimi” della terra. Ha rimproverato apertamente l’ipocrisia dei farisei, di coloro che nei loro precetti morali volevano ingabbiare l’uomo in sterili leggi, impedendo all’uomo di manifestarsi nella sua piena libertà e nella sua vera essenza voluta da Dio.
Concordi nell’esempio di Cristo, l’Azione Cattolica di Castel di Lucio sostiene l’approvazione del ddl Zan che prevede misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità.
La misoginia, l’omotransfobia e l’abilismo sono delle gravi forme di peccato che vanno totalmente contro i precetti evangelici, ed è nostro compito schierarci affinché tali eventi vengano contrasrtati il prima possibile»
A meno di 24 ore dalla pubblicazione, però, l’associazione ha rimosso il post, motivando così la propria decisione:
“A seguito di una spiacevole vicenda che ha coinvolto la nostra associazione locale e, di conseguenza, l’intera famiglia di Ac, abbiamo deciso di rimuovere il post a sostegno dell’approvazione del ddl Zan.
Nessun passo indietro rispetto ai contenuti del precedente post che riteniamo essere in linea con la nostra missione che è stata e continuerà a essere quella di diffondere messaggi di amore, solidarietà e uguaglianza“.
Insomma, sembra che l’Ac di Castel di Lucio abbia subito pressioni e sia stata indotta a rimuovere il post, pur ribadendone le ragioni.
Certo è che da diverse ore la destra locale e i cattolici tradizionalisti si erano scatenati sui social per stigmatizzare – scrive un loro sito (oltrelalinea.news) il comprtamente dei “conigli atei che si spacciano per cattolici“. Che “si tirano indietro“, ma conferma “di essere a favore di una legge che prevede – tra le altre cose – la possibilità di stabilire il proprio sesso e non di accettare ciò che si è dalla nascita. Ovvero ciò che – nella teoria di chi crede – sarebbe il lavoro di Dio”.
Ma la storia non è finita così. Poco dopo la rimozione del post, infatti, la pagina dell’Azione Cattolica di Castel di Lucio non è stata più accessibile. Così non è più possibile leggere né il post a sostegno del ddl Zan, né quello successivo in cui se ne spiegava la rimozione ma se ne confermavano i contenuti.
L’Azione Cattolica di Tusa, dal canto suo, non si è mostrata affatto intimorita da quanto avvenuto ai loro vicini. E il post al favore del ddl Zan continua a campeggiare sulla pagina Fb, che risulta ancora regolarmente accessibile.