Gli ebrei omosessuali ortodossi escono timidamente dall’ombra
Articolo dell’Agenzia France–Presse del 13 febbraio 2008 tratto da cyberpresse.ca, tradotto da Dino M.
Anche tra gli ebrei ortodossi c’è chi ha deciso di fare un timido passo verso il mondo esterno per aiutare gli altri ebrei ortodossi omosessuali e per far cambiare la mentalità nella società religiosa israeliana. Perchè “noi siamo respinti dagli omosessuali che non capiscono la nostra volontà di rimanere religiosi, e anche dai religiosi, che non accettano la nostra omosessualità”.
“Non c'è alcun divieto religioso che impedisce ad un uomo di amare un altro uomo”, dice provocatoriamente R., un israeliano che non è un omosessuale come gli altri, ma è un rispettato rabbino ortodosso.
R., 33 anni, da sette anni segue una piccola comunità di cui non vuole rendere noto il nome, dato che le "sue pecorelle" non sono a conoscenza delle sue preferenze sessuali.
Come altri ebrei ortodossi egli ha comunque deciso di fare un timido passo verso il mondo esterno creando un sito internet per aiutare altri ebrei credenti che, come lui, sono omosessuali.
Anche se non intende in nessun modo rendersi visibile o condividere il suo segreto, al di là di una cerchia di amici molto stretti, vuole comunque impegnarsi per far cambiare la mentalità nella società religiosa israeliana che egli definisce omofoba e ignorante.
R. ha appena inviato un “manifesto” a un centinaio di rabbini, invitandoli a far sì che gli omosessuali praticanti non vengano messi al bando dalla loro comunità.
“Noi facciamo parte del mondo religioso e contiamo di rimanerci”, dice, pur ammettendo che i contrasti con i suoi correligionari sono inevitabili. Dichiara di vivere iuna storia, in modo platonico, con un altro uomo, anche lui religioso. La coppia comunque non fa sfoggio di se in pubblico. Ed ha ragione.
La proibizione dell'omosessualità risale al Levitico, uno dei cinque libri della Torah, in cui l'atto sessuale tra due uomini è definito «abominevole». In Israele tuttavia l'omosessualità è stata depenalizzata fin dal 1988.
“Per noi non si tratta di rimettere in discussione il diritto religioso” spiega Itay, uno degli ideatori del sito destinato ad aiutare i credenti omosessuali a superare le loro difficoltà e per chiedere ai rabbini di dar loro una collocazione nella società religiosa.
“Quello che vogliamo è fare una rivoluzione silenziosa, non un manifesto nel senso abituale del termine” e sottolinea la volontà sua e dei suoi compagni “di affermare la nostra identità religiosa pur vivendo in modo diverso”.
Il sito si rende esplicito chiaramente fin dalla prima occhiata: si vede un disegno con due giovani uomini con la kippa, uno con la mano posata sulla spalla dell'altro.
In compenso, per lui, come per i suoi compagni, l'importante è promuovere i principi essenziali che governano “la quotidianità dell'omosessuale credenti nel mondo degli ebrei praticanti”.
Si tratta in particolare di adoperarsi affinché i giovani credenti non siano obbligati a sposarsi se affermano di essere omosessuali o ancora che possano partecipare ad ogni aspetto della vita quotidiana ebraica senza rischiare di essere messi al bando dalla comunità.
“Lo scopo essenziale della nostra azione è di spingere gli educatori e i rabbini ad aprire un dialogo con gli omosessuali”, insiste Itay.
Soltanto un rabbino ortodosso, Youval Cherlo, direttore di un'importante scuola talmudica a Pétah Tikva, nei pressi di Tel Aviv, ha accettato di ascoltare questo gruppo isolato di omosessuali. E anzi ha pubblicato un testo su di loro dal contenuto conciliante.
“Gli altri rabbini addirittura rifiutano l'argomento oppure ci dicono di farci curare, e questo non è altro che un modo per toglierci qualsiasi legittimità” lamenta Itay.
“Noi siamo respinti dagli omosessuali che non capiscono la nostra volontà di rimanere religiosi, e anche dai religiosi, che non accettano la nostra omosessualità”, conclude questo giovane ventottenne, un vecchio studente di una scuola talmudica.
Articolo originale (sito esterno)
Les homosexuels juifs religieux sortent timidement de l'ombre