Gli ispanici cattolici LGBT e la difficoltà di essere visibili nella loro chiesa
Articolo pubblicato sul sito dell’associazione Human Rights Campaign (Stati Uniti), liberamente tradotto da Silvia Lanzi
Secondo un sondaggio del 2007 del Pew Hispanic Center and Pew Forum on Religion & Public Life, più dei due terzi degli ispanici (68%) americani si identificano come cattolici. La posizione della Chiesa Cattolica sull’omosessualità è basata sulla distinzione tra essere gay o lesbiche e l’attività sessuale omosessuale: l’identità omosessuale è accettata ma l’attività sessuale è considerata sbagliata e peccaminosa.
Spesso, comunque, la differenza diventa sfocata e il messaggio che molti cattolici sentono è che essere omosessuale è peccato. Il risultato di questa condanna, nella comunità latina LGBTQ, è che molti rimangono nascosti, soprattutto quando sono coinvolti in attività religiose: “Molti omosessuali ispanici, sia donne che uomini, vivono alla luce del sole il loro essere omosessuali solo nelle parrocchie di lingua inglese, ma non in quelle di lingua spagnola” dice Marianne Duddy-Burke, direttrice esecutiva di Dignity USA, il più grande movimento laico nazionale di cattolici LGBT, delle loro famiglie e dei loro amici. Vivere una vita aperta e senza reticenze sulla propria sessualità è molto importante per le persone LGBT, eppure ci sono parecchie persone che decidono di dichiararsi solo parzialmente.
Altri ispanici trovano un loro cammino spirituale che coinvolge la fede cattolica, ma non necessariamente tutti i suoi elementi: “Sono cresciuta nella fede cattolica, entrambi i miei genitori sono molto credenti” dice Marisa Demeo, una lesbica dichiarata, ex avvocato del Fondo Legale di Difesa ed Educazione degli Americani Messicani e ora giudice della corte superiore del Distretto di Columbia: “La cosa principale che dovevo fare era separare l’istituzione da quelli che credevo fossero i veri insegnamenti della Chiesa. Ho seguito la mia fede senza sentire di aver bisogno delle sue dottrine più conservatrici. Si deve risolvere la propria relazione con la fede. Mi sento a mio agio con le mie convinzioni religiose e sento che sono compatibili con la mia vita di membro della comunità LGBT”.
Ci sono anche molti preti, suore e altri ecclesiastici che lavorano per riconciliare i cattolici LGBT e le loro famiglie da una parte e la Chiesa dall’altra. I membri di una parrocchia, omosessuali ed etero, possono anche giocare un ruolo importante nell’educare il resto della Chiesa e nello spendersi per l’accettazione dei Latinos LGBT: “Per secoli le persone hanno trovato il modo per usare la religione e la Bibbia come scusa per odiare, ostracizzare e attaccare gli omosessuali” dice Rogelio Z. Zepeda, un attivista gay messicano, di The Wall – Las Memorias Project di Los Angeles: “Prendo come una sfida cambiare le idee sbagliate su gay e lesbiche, confrontarmi con chi non pratica l’insegnamento di Cristo di amarci l’un l’altro, una sfida l’essere sincero con me stesso, accettare l’amore che Dio mi offre”.
Un altro importante documento, la lettera del 1986 ai vescovi cattolici sulla cura pastorale delle persone omosessuali, dichiara: “Gli insegnamenti della Chiesa mettono in chiaro che i diritti fondamentali delle persone omosessuali devono essere difesi, e che tutti noi dobbiamo sforzarci di eliminare ogni forma di ingiustizia, oppressione o violenza nei loro confronti”.
I Latinos LGBTQ sono in grado di utilizzare questo messaggio per aiutare gli altri a realizzare i passi necessari nella direzione della comprensione e del sostegno. La lettera, approvata da Giovanni Paolo II, dichiara anche: “Il rispetto per la dignità, donata ad ogni persona da Dio, implica il riconoscimento dei diritti umani e le responsabilità che ne seguono”. Anche se questo documento non si riferisce in modo particolare ai cattolici ispanici, è un importante messaggio per chi cerca di riconciliare la propria sessualità, la propria religione e la propria cultura.
Certamente alcuni ispanici LGBTQ optano anche per fedi meno conservatrici. Chiese gay-friendly, come la Chiesa della Comunità Metropolitana, sono attraenti perché molte loro congregazioni si sforzano intenzionalmente di essere etnicamente inclusive.
Testo originale: Religion and Coming Out Issues for Latinas and Latinos